Ciao Mondo 3!

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Oggi vi presentiamo la recensione del nuovo  modello di fascia media di FSP Aurum S 700, da 700W. Si caratterizza per un design non modulare, ma certificazione SLI e le solite, granitiche, caratteristiche peculiari di questo produttore primario, tra cui design single rail +12V, FSP MIA IC ed ovviamente la certificazione 80Plus Gold. Scopriamolo insieme, buona lettura !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il gruppo FSP è stato fondato nel 1993. FSP è un grande produttore OEM/ODM taiwanese che costruisce adattatori, alimentatori per PC di normale tipologia ed a telaio aperto, alimentatori LCD TV, e molto altro ancora. E’ un gruppo talmente vasto che riesce a produrre fino a 1,5 milioni di alimentatori al mese in quattro fabbriche separate. I loro stabilimenti risiedono nella Cina continentale, mentre il reparto R & D si trova a Taoyuan / Taipei, Taiwan. Da un adattatore AC/DC grigio per il mercato OEM, ad un alimentatore modulare 1200W, FSP offre tutti i tipi di prodotti per diverse applicazioni e prezzi.

 

La serie che analizzeremo oggi è la “Aurum S” ovvero la nuova linea della famiglia di alimentatori FSP conforme allo standard 80 PLUS Gold, caratterizzato da un’efficienza maggiore del 90%, che si differenzia dalla serie “Aurum”.

 

Riportiamo la presentazione realizzata da FSP per la serie AURUM:

La serie AURUM è una perfetta combinazione di alta qualità e di efficienza, il che rende la scelta ideale per coloro i quali cercano prodotti allo stato dell'arte della tecnologia e del rispetto per l’'ambiente. L’AURUM possiede un design elegante ed un’unica e robusta finitura ruvida che richiama il granito, il che rende l’ alimentatore veramente regale come nessun altro.

 

Con la tecnologia brevettata “MIA IC”, la serie AURUM fornisce le migliori prestazioni e la massima protezione al vostro sistema. Grazie a questa tecnologia gli alimentatori sono ora di dimensioni compatte, dotati di alta efficienza e a garanzia della massima protezione. Inoltre, la nuova ventilazione a forma di freccia fornisce una notevole aerazione, che gli consente performance di raffreddamento elevate, e prestazioni superbe.

“AURUM Series, Premium Power, Gold Standard”

 

Sempre della serie AURUM S esistono diverse varianti, ripartite in base alla potenza complessiva:

  • Aurum S 400
  • Arum S 500
  • Aurum S 600
  • Aurum S 700 (La variante recensita oggi)           

 

Il nostro fine è analizzarne il corretto funzionamento in un sistema particolarmente potente, che permetterà di replicare le condizioni di massimo utilizzo di quest’unità. Siamo stati in grado di testarlo fino a poco meno di 753W di consumo, direttamente a monte della presa di corrente, e come vedremo si è dimostrato un ottimo modello, capace di reggere quindi un i7 920 e due Nvidia GTX480. Ricordiamo che questo modello di GPU è uno dei più problematici sotto il punto di vista del consumo energetico, a maggior ragione se overvoltate, nel qual caso si raggiungono livelli davvero senza paragone per due sole schede video. Qualora foste interessati a modelli della concorrenza di ultima generazione, state certi che quello che vedrete oggi sarà lo scenario peggiore, quindi non dovrete minimamente preoccuparvi.

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate.

 

Link al sito del produttore:

http://www.fsp-europe.com/index.php

Link al sito principale del prodotto:

http://www.fsp-europe.com/aurum_s_700.php

Prezzo: circa 120 euro IVA compresa, la disponibilità in commercio immediata.

 

FSP AURUM S 700  Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 15 Gennaio 2014. Voto: 4. Prezzo medio in Italia 120

 

 


Specifiche Tecniche e Datasheets

Elenchiamo le caratteristiche tecniche di punta

SPECS

 

A 

SPECHTECH

 


Confezione e bundle 

Non ci dilunghiamo molto sulla confezione esterna in quanto le immagini sono particolarmente esplicative, comunque sia la confezione non presenta differenze rispetto allo standard FSP, il che significa che è di ottima qualità. L’imballo risulta essere fra i migliori in commercio, grazie ad un fustellato di polietilene espanso attorno all’intero telaio. Vi mostriamo le foto:

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All’interno della confezione troveremo la dotazione, leggermente superiore allo standard per via della presenza delle fascette in velcro per il cablaggio, assieme ad uno sticker del produttore. Il manuale è elementare:

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Ricordiamo che non è modulare. Sono presenti i seguenti connettori, di una tipologia classica.

  • (1)Mainboard 20+ 4 PIN, 55cm
  • (1)4+4 PIN, 60cm
  • (2)PCI-E 6+2/6+2 PIN, 50+15cm
  • (2)SATAx4 55+5+5+5cm
  • (1)Floppy-MLXx3-SATA 10+15.5+15.5+15.5+55cm

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Al fine di farvi comprendere la bontà dello sleeving, vi mostriamo a confronto i connettori del modello FSP 1KW 80Plus Gold Aurum

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Ecco i due alimentatori a confronto:

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FSP AURUM S 700 AS-700, analisi Pt.1 - Esterno

Come è lecito aspettarsi per questa unità, l’FSP Aurum S 700 dispone di certificazione 80+ Gold di Ecova Plug Load Solutions e quindi l’unità viene pubblicizzata come avente un’efficienza pari o superiore al 90%. Un elevato valore di quest’ultimo parametro permette un minore consumo elettrico e quindi un inferiore costo della bolletta elettrica alla fine del mese; ciò consegue un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica.

AS-700 specs

 

Analisi dell’esterno

Il design esterno è molto aggressivo e segue la linea della serie Aurum, anche se manca il bordino color oro dei precedenti modelli. Per quanto concerne il resto, non troviamo nessun’altra modifica sostanziale. La verniciatura è eccellente e non sono presenti sbavature o imperfezioni.

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Lateralmente c’è uno sticker che segnala la perdita della garanzia della casa produttrice qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca, cosa presente nella quasi totalità degli alimentatori attualmente in commercio. Posteriormente sono presenti invece le classiche fessure d’aerazione, esagonali a nido d’ape assieme all’ingresso della corrente, dove troviamo un posizionamento classico del pulsante di accensione, di dimensioni classiche.

 


FSP AURUM S 700 AS-700, analisi Pt.2 - Interno

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna.

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ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e  sono state incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche, tra cui due condensatori ad y nel primo stadio e poi sul PCB due ad x, oltre a tre induttori toroidali e altri due a y; notiamo però che, similmente ad altre soluzioni FSP della serie Aurum, il MOV è assente (MOV: Metal Oxide Varistor). Ad ogni modo FSP, tramite il MIA IC, asserisce che questa piattaforma adopera una protezione OVP, e che quindi possono essere assorbiti picchi in eccessi dalla rete elettrica.

NOTA GENERICA: In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

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Accanto agli induttori toroidali è presente un PCB verticale, dove è stato montato il controller PWM proprietario FSP 6601 IC.

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Nel primario è presente un condensatore elettrolitico Teapo, da 420V e capacità di 390 μF,  certificato a 85 °C.

 

NOTA GENERICA: I condensatori del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

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NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

Si nota immediatamente che nel secondario non è presente una forte densità di componenti, il che ci porta a pensare che sia stato adottato appunto un design classico, avente una tipologia a regolazione di gruppo,  in associazione a condensatori Teapo da 105 °C . Nel secondario infatti viene usato un design sincrono, con due mosfet per la generazione della +12V, dissipati passivamente dal dissipatore in alluminio, ed attivamente dalla ventola superiore. Le rail minori dovrebbero essere generate a partire dalla +12V mentre la +3.3V a partire dalla +5V, mediante un convertitore DC-DC. Sempre nel secondario troviamo il controller PWM proprietario FSP 6601 IC. La qualità nell’assemblaggio si attesta su un livello soddisfacente sebbene non siano utilizzate interamente componenti top di gamma; comunque sia l’impressione generale è buona. Non esprimiamo commenti per la parte posteriore del PCB in quanto non è stato possibile rimuoverla. FSP ha scelto un design single-rail, potenziando quindi la specifica ATX 12V che prevede un utilizzo di rail separate aventi un valore massimo di non oltre 20A.

 

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In questa sezione, su di un PCB verticale dedicato, possiamo notare il diffuso controller Weltrend WT7527, di cui mostriamo alcune caratteristiche tecniche:

controller

 

NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail ? Il problema sarebbe un tantino complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale. In questo caso siamo dinanzi ad un valore pari al doppio, però c’è da notare che la ripartizione per connettori ed uscite è esemplare, indi per cui non si avrà il minimo problema in nessun caso.

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Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere buona, ma non eccelsa, però l’assemblaggio è buono, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 


FSP AURUM S 700 AS-700, analisi Pt.3 - Protezioni

 

Un alimentatore, per essere di ottima qualità, deve possedere un elevato numero di protezioni; analizziamo quali sono quelle principali e quali, tra queste, sono state utilizzate per questo modello.

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Meccanismi di protezione e PCB

Generalmente queste sono le protezioni più diffuse ed a destra ne riportiamo, o meno la presenza:

OCP, si

OPP, si

OTP, non specificato ma presente

OVP, si

SCP, si

UVP, si

SIP, non specificato

NLO, non specificato

BOP, non specificato

Molti di voi però si staranno chiedendo cosa significano queste sigle, scopriamolo insieme:

“OCP”- L’Over Current Protection è un meccanismo che impedisce l’arrivo di una corrente eccessiva sulla singola linea di alimentazione. Questo sistema porta a far si che non ci siano sovraccarichi dell’alimentatore, che potrebbero causare danni anche alla rete elettrica. Questa protezione è richiesta dallo standard di produzione ATX12V. E’ una protezione molto importante, che possiamo trovare d’altronde persino nei contatori delle nostre abitazioni; basa il proprio funzionamento su uno strumento chiamato “Circuit Breaker”, che è la moderna evoluzione dei fusibili, su piccola e larga scala. I padri ispiratori sono stati Joseph Henry ed un certo sconosciuto ‘’Michael Faraday’’ (uno dei pionieri nel campo dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo), anche se poi venne brevettato per la prima volta da Thomas Edison nel 1879 ( anche se poi lui stesso, commercialmente, utilizzò il sistema dei fusibili ); i moderni sistemi invece traggono origine dal progetto dell’ingegnere tedesco Hugo Stotz. Il “National Electrical Safety Code®” riporta la seguente dicitura: “any current in excess of the rated current of equipment or the ampacity of a conductor. It may result from overload, short circuit, or ground fault (Article 100-definitions)”.

“OPP” – Chiamata comunemente Overload Protection oppure Over Power Protection, si intende il meccanismo di protezione contro il sovraccarico dell'alimentatore (senza il limite per le singole rail). In sostanza spegne l’alimentatore qualora la tensione dovesse andare fuori specifica per un tempo superiore ad 80ms, grazie ad un circuit breaker (o peggio un fusibile) che agisce in base alla tipologia di OPP utilizzata ovvero istantanea oppure a tempo (TOC). E’ definita quindi come un carico di corrente che eccede un dato ammontare a causa di un evento inatteso, appunto quindi il sovraccarico. In una buona parte dei casi l’alimentatore dovrebbe, e si usa il condizionale, attivare questa protezione qualora fosse necessario, ma dato che in linea teorica potrebbe essere attivata anche solo tramite la semplice transizione tra stato attivo e stato di riposto, viene attivata solo dopo un certo lasso di tempo, per discerne tra situazioni transienti oppure derivanti da un sovraccarico propriamente detto.

“OTP” – La protezione da sovra-temperatura ovviamente agisce contro il riscaldamento dell’unità, ed è una specifica richiesta nella normativa ‘’12V’’. L’ Over Temperature Protection è anche spesso associata a OLP(OverLoadProtection/OverPowerProtection). A tal fine vengono utilizzati sensori chiamati termistori, applicati sia sul PCB che su dissipatori passivi in alluminio.

“OVP” – L’ Over Voltage Protection è un’altra delle specifiche richieste dalla normativa “12V” ed è un meccanismo che fondamentalmente protegge l’alimentatore, e conseguentemente il sistema annesso, da una tensione eccessiva su una determinata rail. Ciò accade per via di un malfunzionamento nel secondario, e quindi in questi casi è necessario abortire le operazioni per evitare danni strutturali, derivanti da una corrente eccessiva che fa aumentare sensibilmente la tensione sul singolo canale, che potrebbe andare oltre quella da specifica. E’ proprio qui che dovrebbe agire il controllo.

“SCP” - La Short Circuit Protection è una protezione contro i cosiddetti corto-circuiti, e quando ne viene rilevato uno viene immediatamente interrotta l'alimentazione all’unità. Questa è una delle protezioni più diffuse negli SMPS.

“UPV” – Questa è invece l’ Under Voltage Protection, che al contrario protegge da una bassa tensione sulle linee di uscita. Si è visto, con frequenza molto minore, che sebbene basse tensioni non riescano a danneggiare i componenti dell’alimentatore, sarebbe possibile invece che possano pregiudicarne la stabilità. Come è possibile osservare dal grafico, tramite l’analisi mediante un oscilloscopio, grazie all’ausilio di uno specifico circuito di protezione è possibile limitare di molto la stabilità di una determinata rail. Nella prima situazione possiamo osservare il repentino aumento della corrente nel finale, nella seconda invece il conseguente abbassamento di tensione senza un circuito UVP, mentre infine nella terza il comportamento qualora fosse presente. Questo circuito permette di non andare sotto i 5mV, grazie ad un supplemento di voltaggio addizionale qualora si dovesse scendere sotto questa soglia.

Grafico UVP grande

“SIP” - Oltre a queste è presente la protezione SIP ovvero la “Surge&Inrush Current” protection. Quando un dispositivo elettrico si accende per la prima volta c’è un picco di corrente in entrata, istantaneo. Questo porta alla necessità, da parte dei circuiti di protezione OCP, di reagire immediatamente per sovraccaricare o cortocicuitare, ma non interrompere il circuito quando la corrente, generalmente inoffensiva, fluisce. Questa protezione è possibile tramite l’adozione di dispositivi contenenti ossidi di metallo ceramici, capaci di sopprimere larghe correnti in entrata. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

“NLO” – Stiamo parlando della No Load Protection ovvero un sistema che permette di accendersi anche qualora non ci fosse carico nelle sue linee di uscita. Stando alle informazioni riportate in portali di elettronica, non è una protezione vera e propria, quanto piuttosto uno standard di riferimento.

“BOP” – La Brown Out Protection implica la presenza di un meccanismo di compensazione per un intenzionale, o non intenzionale, calo di voltaggio in un SMPS. Questa pratica di ridurre il voltaggio improvvisamente è utilizzata in casi di emergenza per ridurre il carico di potenza in uscita. Questa riduzione  è tale per periodi prefissati, da minuti ad ore. In caso di Blackout può addirittura essere imposta come misura preventiva dell’ultimo secondo. Nel caso delle periferiche che utilizzano questi sistemi di protezione (quindi SMPS dato che stiamo parlando di alimentatori), non ci saranno problemi in questi casi. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

 

Riassumendo, un valore eccellente.

 


FSP AURUM S 700 AS-700, analisi Pt.4 

 

Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

Si è scelto di adottare una ventola del produttore Yate Loon, precisamente la D12SH-12. Di seguito le caratteristiche tecniche:

FAN

La conformazione è classica a 7 pale ed il colore è nero. Data l’assenza di un simulatore di carico dedicato, purtroppo non possiamo fornirvi misurazioni dirette, anche perché la rumorosità del sistema di test era molto superiore a quella dell’alimentatore, questo significa che possiamo riportare giudizi solamente soggettivi, e paragonati alla concorrenza. La ventola risulta essere umorosa con carichi molto elevati, per via della termoregolazione entro i limiti della piattaforma.

 

In  questo caso è necessario montare l’alimentatore alla solita maniera, ovvero con le fessure di ventilazione rivolte verso il basso ( per favorire l’espulsione posteriore ed evitare l’accumulo di polvere).

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Lunghezza cavi e modularità

La lunghezza dei cavi è soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda il connettore di alimentazione della CPU da 8 PIN posteriore, che raggiunge i 60cm; questo ci permetterà di installare l’alimentatore anche in basso, in cabinet E-ATX, e senza il minimo problema per il cable routing. Consigliamo sempre di acquistare prolunghe, soprattutto per la 24 PIN ed il connettore di alimentazione da 8 PIN della scheda madre però in questo caso non ve ne sarà necessità. Data la presenza di due connettori da 6+2 ed 8 PIN, più tre Molex e otto connettori di alimentazione SATA, sarà possibile alimentare un sistema dalla potenza molto elevata e dalle elevatissime capacità di storage. L’alimentatore non è  modulare.

 

Riportiamo alcune fotografie dei cavi in dotazione:

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Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso ottimo e basso), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate.

 

In questo caso siamo dinanzi ad un prodotto che è stato soddisfacente nel complesso, anche se ovviamente mancano alcune caratteristiche della serie top di gamma Aurum Pro.

 


FSP AURUM S 700 AS-700: metodologia di test

 

Abbiamo deciso di testare l’alimentatore installandolo in un nostro sistema di test per verificare il comportamento in un caso reale, quindi soffermandoci su diverse situazioni ipotetiche che troverete nel vostro sistema. Stiamo realizzando una procedura di test rigorosa, tramite un simulatore di carico dedicato, purtroppo al momento tale sistema di test non è ancora ultimato, quindi dobbiamo fare necessariamente una simulazione di carico tramite un Personal Computer, analizzando varie situazioni che ci permetteranno di verificare il consumo, l’efficienza, il PFC e la stabilità dei voltaggi. Verranno anche fatti una serie di test per quanto concerne i bassi livelli di carico, al fine di verificarne l’efficienza; questo è particolarmente importante quando il PC è in IDLE con i sistemi di risparmio energetico attivati. Come software di test è stato utilizzato Prime95, per mandare sotto carico la CPU e FurMark invece per quanto riguarda la GPU. Le misurazioni in Volt sono state effettuate tramite l’analisi diretta grazie ad un multimetro professionale.  Sono stati rilevati i valori della tensione sulle varie linee verificandone la stabilità. Durante la prova, la temperatura ambientale è stata di circa 24 gradi centigradi.

Di seguito le specifiche della nostra piattaforma.

SYSPROVA

 
 
 

Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato l’alimentatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come strumentazione abbiamo utilizzato un multimetro per l’analisi dei voltaggi sulle tre rail e di un misuratore di potenza per determinare il carico assorbito alla presa ed il fattore di potenza. È stato utilizzato OCCT e FurMark a diverse risoluzioni, tali da consentire un utilizzo appropriato e parametrato della scheda video e del processore. Sono stati utilizzati diversi settaggi, alle seguenti frequenze di lavoro:

 

sysprova 1366

 

Di seguito le impostazioni di carico sotto Furmark:

 

FURMARK

 


FSP AURUM S 700 AS-700: risultati del test  e rumorosità

 

In questo capitolo prenderemo in esame alcuni dei fattori fondamentali per un alimentatore, l’efficienza e la stabilità sul canale dei 12V, quindi tutto ciò che riguarda la stabilità delle tensioni per la scheda madre, la CPU ed infine la scheda grafica. Al fine di darvi un giudizio complessivo migliore, anche riguardo l’efficienza dell’unità, vi riportiamo anche il test effettuato dall’azienda Plug Load Solutions, test che ne ha permesso la certificazione 80 plus presso l’organizzazione 80plus.org, ente che certifica tutti gli alimentatori immessi nel mercato.

ECOVA AS-700

 
results

                                                                                                        

NOTA: facciamo presente che comunque le misurazioni di consumo sono indicative e sebbene siano presenti, la misurazione da prendere come parametro di riferimento è quella di Ecova Plug Load Solutions. Durante i test di carico se non si utilizza un simulatore, purtroppo non è possibile certificare il carico in A. Stesso dicasi per le misurazioni di temperatura, che dovrebbero essere condotte in un Hot-Box dedicato allo scopo, che purtroppo non è in nostro possesso (anche perché se fosse stato presente non sarebbe stato utilizzabile, data la procedura utilizzata).

 

La stabilità è ottima per le rail secondarie, però ci ha deluso il comportamento sulla rail da +12V. In termini pratici, non succede nulla perché i valori sono entro la specifica Intel, però ci saremmo aspettati un comportamento migliore. È molto probabile che sotto carico con una temperatura ambientale più elevata, possa rendere meglio. L’alimentatore risulta essere mediamente silenzioso, anche se ovviamente con carichi maggiori del 70% comincerà ad isolarsi da un sistema classico di riferimento Intel, con vga dedicata e CPU sotto carico con dissipatore boxato e ventola Intel PWM. Le temperature sono molto valide quindi la gestione termica è più che soddisfacente. Non siamo andati oltre la soglia dei 750W (AC) quindi consigliamo di fare lo stesso, qualora si dovesse procedere all’acquisto dell’unità. Non sono presenti rumori derivanti da condensatori fischianti.

 


FSP AURUM S 700 AS-700: conclusioni

 

 

argento

 

Prestazioni

3,5 stelle

Nel complesso valide, ma ci saremmo aspettati un comportamento migliore sulla rail principale da +12V

Prezzo

4 stelle - copia

Forse leggermente da riparametrare, consigliato 110

Design Esterno

4 stelle - copia

Ottimo

Design Interno

4 stelle - copia

Valido, ma migliorabile

Bundle

4,5 stelle - copia

Ottimo !

Ventilazione

4 stelle - copia

Ottima, anche se tende a diventare rumoroso con elevati carichi di lavoro

Montaggio

3,5 stelle

Non modulare, il che complica leggermente la faccenda, anche se è relativo al case utilizzato

Complessivo

4 stelle - copia

 

L’alimentatore AS-700 di FSP risulta un modello valido, dalle buone caratteristiche tecniche ed avente ben due certificazioni per l’utilizzo con sistemi Crossfire e SLI. Non è modulare, ma ciò ha permesso un taglio sui costi di commercializzazione, ed in molti case in fondo è un discorso relativo, laddove non saranno apprezzati sistemi dedicati alla messa in mostra. È un modello che permette l’assemblaggio di un sistema potente, ma con buone performance di carico e termiche, il tutto con la consueta qualità di fondo FSP, che integra soluzioni proprietarie tra cui il MIA chip, per il controllo dell’unità. Il produttore ovviamente ha utilizzato un numero eccellente di protezioni, il che quindi è un ulteriore certificazione della qualità complessiva. Il prezzo di acquisto è di circa 120 euro IVA compresa, quindi in linea con la concorrenza, data la certificazione 80 Plus Gold. Ve ne consigliamo l’acquisto.

 

PRO

  • Ottima efficienza
  • Buona qualità costruttiva
  • Eccellente stabilità nel complesso, per le rail minori
  • Cavi in dotazione lunghi
  • Eccellente numero di protezioni

 

CONTRO

  • Qualche elemento nel design dell’unità migliorabile, tra cui il condensatore sul primario e la topologia utilizzata, che incide sulla stabilità della rail +12V in sistemi freddi (problema molto relativo, stando alla certificazione di Ecova, che in un hot box ha riscontrato una elevata stabilità sulla rail da +12V)
  • Non  modulare

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia FSP per il prodotto fornitoci in test

 

Trinca Matteo

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