Ciao Mondo 3!

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Cari lettori di Xtremehardware, oggi vi presentiamo la recensione dell’alimentatore SilverStone SST-ST30SF, avente una potenza massima di 300W e dotato della certificazione 80Plus Bronze. È stato progettato secondo lo standard SFX e presenta un singolo canale da +12V da 22A, con un singolo connettore da 6pin PCIE. Poco tempo fa abbiamo analizzato il modello da 450W e questo rappresenta quindi un competitor per le fasce di consumo immediatamente inferiori. Analizziamolo insieme dunque, buona lettura!

SSTONE

 

Fondata nel 2003, SilverStone è un leader affermato nel campo dei cabinet per personal computer. Con una squadra d'elite d’ingegneri ha iniziato la sua ricerca nella fornitura di prodotti che creano ispirazione. Da allora ha ampliato le linee e le tipologie di prodotti, dando ai loro clienti una vasta gamma di scelte. Con centri di distribuzione in diverse aree del globo, i prodotti SilverStone possono esser visti in tutto il mondo, non solo per gli utenti di personal computer, ma anche per uso domestico ed intrattenimento. Provvedere al piacere personale mediante l'integrazione di tecnologie avanzate è funzionale, e rende anche i prodotti piacevoli da usare. SilverStone, continua ad essere orgogliosa di fornire il più alto livello degli standard nella progettazione e produzione delle soluzioni per computer con cabinet chiuso, alimentatori e accessori; la loro ricerca per il fascino estetico di prima classe è implacabile. I loro team d’ingegneri sono costantemente dedicati alla ricerca delle migliori tecnologie che più si adattano agli utenti finali, con tutte le diverse esigenze.

 

La filosofia SilverStone si basa sulla consapevolezza che avendo competenze solamente innovative nel settore non è sufficiente. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire che l’esperienza sia consegnata a tutti i prodotti con coerenza, come risposta alle esigenze dell'utente, e con la massima soddisfazione finale. SilverStone vive di sfide derivanti dalle rapide innovazioni tecnologiche e dalla creazione di standard di estetica per l'industria.

 

Finalità:

  • Design eccezionale
  • Qualità perfetta
  • Soddisfazione dell’utente finale

 

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Lo standard SFX di Intel, introdotto a seguito della creazione dello standard microATX nel lontano 1997, ha permesso la creazione di PC moderni, potenti ma davvero ridotti in termini dimensionali. SilverStone sotto questo punto di vista ne ha sempre fatto un vanto d’orgoglio, sia a livello di cabinet che di soluzioni di alimentazione. A tal proposito vi invitiamo a leggere la recensione del modello SST-ST45SF-G (CLICCA PER LA RECENSIONE), pubblicata poco fa sul nostro portale, ma anche dell’articolo SilverStone (CLICCA), che vi permetterà di comprendere alcune caratteristiche dell’omonimo produttore asiatico.

 

In relazione all’alimentatore in esame, il nostro fine è analizzarne il corretto funzionamento in un sistema ad hoc, che ci permetterà di replicare le condizioni di massimo utilizzo di quest’unità in un sistema reale, simile a quello che l’assemblatore avrà intenzione di mettere in piedi. Siamo stati in grado di testarlo fino a poco meno di 298W di consumo, direttamente a monte della presa di corrente, e come vedremo si è dimostrato un ottimo modello, capace di reggere quindi un i7 920 overcloccato a 4GHz, con una GTX480 in IDLE (Nvidia consiglia l’installazione di questo modello in un sistema avente una PSU con 42A di combinata/single rail sul canale +12V, mentre l’alimentatore in esame si attesta a 22A). Ricordiamo che questo modello di GPU è uno dei più problematici sotto il punto di vista del consumo energetico, a maggior ragione se overvoltate, nel qual caso si raggiungono livelli davvero senza paragone per due sole schede video, il che significa che ovviamente ci è stato impossibile testare l’alimentatore con un carico per la VGA.

 

Ecco alcune delle caratteristiche principali:

  • Gestione della ventola Semi-Fanless
  • Supporta il format factor SFX e ATX mediante il bracket incluso
  • 300W di Potenza continua certificate a 50℃, 24/7
  • Certificazione 80 PLUS Bronze (82%~85% a 20%~100% load)
  • Single rail +12V con 22A
  • Ventola da 80mm silenziosa, 18dBA minimo
  • Singolo connettore da 6pin PCI-E
  • PFC Attivo

 

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate.

 

Il prezzo medio in Italia presso rivenditori autorizzati è circa 50 euro IVA compresa e la disponibilità in commercio immediata.

 

SilverStone SST-ST30SF Prodotto recensito da Matteo Trinca in data 20 novembre 2013. Voto: 4.5. Prezzo medio in Italia 48€

 


 
 
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Non ci dilunghiamo molto sulla confezione esterna in quanto le immagini sono particolarmente esplicative, comunque sia la confezione non si discosta dagli altri prodotti di SilverStone, quindi presenta un ottimo imballo interno e molte informazioni sul confezionamento esterno, il quale ovviamente presenta la certificazione RoHS:

 

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La dotazione è ottima in quanto è presente anche un adattatore per lo standard ATX, oltre a due manuali dedicati. Troviamo:

  • l’alimentatore
  • cavo di alimentazione dedicato CA
  • sacchetto con viti

 

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Purtroppo a differenza del modello SST-ST45SF-G (CLICCA PER LA RECENSIONE) non è modulare.

 

Link per il download del manuale:

http://www.silverstonetek.com/downloads/Manual/power/EN-ST30SF-Manual.pdf

 

Link per le informazioni sulla garanzia:

http://www.silverstonetek.com/downloads/warranty/PSU_web_warranty_en.pdf

 


É inutile far presente che gli alimentatori SilverStone sono certificate da Ecova Plug Load Solution, ed in questo caso è presente lo standard 80 Plus Bronze, il che significa che si avrà una efficienza dell’87% al 50% del carico. Ricordiamo che un elevato valore di quest’ultimo parametro permette un minore consumo elettrico e quindi un inferiore costo della bolletta elettrica alla fine del mese; ciò consegue un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica.

A

Analisi dell’esterno

Oggettivamente, non c’è molto da dire per quanto riguarda l’esterno del telaio: non troviamo particolarità degne di menzione, se non il fatto che a parità di dimensioni, se rapportato al modello SilverStone SST-ST45SF-G, non presenta appunto connessioni modulari. Diversamente da quest’ultimo presenta anche una ventola differente, di concezione classica, ma potenziata per via delle 9 pale. Il posizionamento è centrale ed il connettore di alimentazione è un classico C13.

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Lo sticker che segnala la perdita della garanzia si trova nella parte inferiore, accanto ai dettagli tecnici. Qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca, porterebbe alla decadenza della garanzia della casa madre.

Un confronto velocissimo con il modello da 450W già recensito:

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Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna.

ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti. Comunque sia, rimuovendo le viti inferiori, è possibile anche esporre il PCB inferiore.

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC; di seguito troviamo condensatori  ad Y, ad X, induttori toroidali, altri condensatori ad Y sul PCB principale e quello che sembrerebbe essere un MOV, a cavallo dei due induttori precedentemente menzionati (MOV: Metal Oxide Varistor).

NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

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Data la potenza complessiva, nel primario è presente un solo condensatore elettrolitico Teapo, dalla modesta capacità e certificato fino a 85 °C. Quest`alimentatore d’altronde non può essere utilizzato in sistemi dall’elevato consumo energetico quindi è comprensibile che vengano adottate simili soluzioni di alimentazione.

NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

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NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

Il sistema di dissipazione è elementare ma il comportamento termico sarà ottimo, grazie anche alla gestione semi-fanless della ventola. Grazie alla procedura di assemblaggio della scocca è stato possibile rimuovere la parte posteriore:

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Nel secondario possiamo notare il famoso e diffuso controller PS23SS. Di seguito troverete una descrizione di questo IC.

NOTA PS229: è stato progettato specificatamente per gli SMPS (Switching Mode Power Supply) ed ha quattro funzioni principali: OVP, OCP, UVP e la creazione del segnale Power Good. L’OVP/UVP monitora le rail 3.3V, 5V e le due 12V per proteggere l`alimentatore ed il PC. L’FPO viene aumentato quando uno di questi voltaggi eccede il range dei valori operativi. L`OCP monitora gli ‘input current sense’ IS33, IS5 e IS12. Il PG notifica al PC quando l’SMPS è pronto o quanto l’alimentatore si sta per spegnere, il che significa che permette di far lavorare correttamente l'alimentatore, nelle giuste condizioni di accensione e spegnimento.

Non sono presenti connessioni modulari e l’alimentatore è single rail.

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NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail ? Il problema sarebbe un tantino complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale.

 


Un alimentatore, per essere di ottima qualità, deve possedere un elevato numero di protezioni; analizziamo quali sono quelle principali e quali, tra queste, sono state utilizzate per questo modello.

Meccanismi di protezione e PCB

Generalmente queste sono le protezioni più diffuse ed a destra ne riportiamo, o meno la presenza:

  • OCP, si
  • OPP, si
  • OTP, si
  • OVP, si
  • SCP, si
  • UVP, si
  • SIP, non specificato
  • NLO, non specificato
  • BOP, non specificato

 

Molti di voi però si staranno chiedendo cosa significano queste sigle, scopriamolo insieme:

“OCP”- L’Over Current Protection è un meccanismo che impedisce l’arrivo di una corrente eccessiva sulla singola linea di alimentazione. Questo sistema porta a far si che non ci siano sovraccarichi dell’alimentatore, che potrebbero causare danni anche alla rete elettrica. Questa protezione è richiesta dallo standard di produzione ATX12V. E’ una protezione molto importante, che possiamo trovare d’altronde persino nei contatori delle nostre abitazioni; basa il proprio funzionamento su uno strumento chiamato “Circuit Breaker”, che è la moderna evoluzione dei fusibili, su piccola e larga scala. I padri ispiratori sono stati Joseph Henry ed un certo sconosciuto ‘’Michael Faraday’’ (uno dei pionieri nel campo dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo), anche se poi venne brevettato per la prima volta da Thomas Edison nel 1879 ( anche se poi lui stesso, commercialmente, utilizzò il sistema dei fusibili ); i moderni sistemi invece traggono origine dal progetto dell’ingegnere tedesco Hugo Stotz. Il “National Electrical Safety Code®” riporta la seguente dicitura: “any current in excess of the rated current of equipment or the ampacity of a conductor. It may result from overload, short circuit, or ground fault (Article 100-definitions)”.

“OPP” – Chiamata comunemente Overload Protection oppure Over Power Protection, si intende il meccanismo di protezione contro il sovraccarico dell'alimentatore (senza il limite per le singole rail). In sostanza spegne l’alimentatore qualora la tensione dovesse andare fuori specifica per un tempo superiore ad 80ms, grazie ad un circuit breaker (o peggio un fusibile) che agisce in base alla tipologia di OPP utilizzata ovvero istantanea oppure a tempo (TOC). E’ definita quindi come un carico di corrente che eccede un dato ammontare a causa di un evento inatteso, appunto quindi il sovraccarico. In una buona parte dei casi l’alimentatore dovrebbe, e si usa il condizionale, attivare questa protezione qualora fosse necessario, ma dato che in linea teorica potrebbe essere attivata anche solo tramite la semplice transizione tra stato attivo e stato di riposto, viene attivata solo dopo un certo lasso di tempo, per discerne tra situazioni transienti oppure derivanti da un sovraccarico propriamente detto.

“OTP” – La protezione da sovra-temperatura ovviamente agisce contro il riscaldamento dell’unità, ed è una specifica richiesta nella normativa ‘’12V’’. L’ Over Temperature Protection è anche spesso associata a OLP(OverLoadProtection/OverPowerProtection). A tal fine vengono utilizzati sensori chiamati termistori, applicati sia sul PCB che su dissipatori passivi in alluminio.

“OVP” – L’ Over Voltage Protection è un’altra delle specifiche richieste dalla normativa “12V” ed è un meccanismo che fondamentalmente protegge l’alimentatore, e conseguentemente il sistema annesso, da una tensione eccessiva su una determinata rail. Ciò accade per via di un malfunzionamento nel secondario, e quindi in questi casi è necessario abortire le operazioni per evitare danni strutturali, derivanti da una corrente eccessiva che fa aumentare sensibilmente la tensione sul singolo canale, che potrebbe andare oltre quella da specifica. E’ proprio qui che dovrebbe agire il controllo.

“SCP” - La Short Circuit Protection è una protezione contro i cosiddetti corto-circuiti, e quando ne viene rilevato uno viene immediatamente interrotta l'alimentazione all’unità. Questa è una delle protezioni più diffuse negli SMPS.

“UPV” – Questa è invece l’ Under Voltage Protection, che al contrario protegge da una bassa tensione sulle linee di uscita. Si è visto, con frequenza molto minore, che sebbene basse tensioni non riescano a danneggiare i componenti dell’alimentatore, sarebbe possibile invece che possano pregiudicarne la stabilità. Come è possibile osservare dal grafico, tramite l’analisi mediante un oscilloscopio, grazie all’ausilio di uno specifico circuito di protezione è possibile limitare di molto la stabilità di una determinata rail. Nella prima situazione possiamo osservare il repentino aumento della corrente nel finale, nella seconda invece il conseguente abbassamento di tensione senza un circuito UVP, mentre infine nella terza il comportamento qualora fosse presente. Questo circuito permette di non andare sotto i 5mV, grazie ad un supplemento di voltaggio addizionale qualora si dovesse scendere sotto questa soglia.

Grafico UVP grande

“SIP” - Oltre a queste è presente la protezione SIP ovvero la “Surge&Inrush Current” protection. Quando un dispositivo elettrico si accende per la prima volta c’è un picco di corrente in entrata, istantaneo. Questo porta alla necessità, da parte dei circuiti di protezione OCP, di reagire immediatamente per sovraccaricare o cortocicuitare, ma non interrompere il circuito quando la corrente, generalmente inoffensiva, fluisce. Questa protezione è possibile tramite l’adozione di dispositivi contenenti ossidi di metallo ceramici, capaci di sopprimere larghe correnti in entrata. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

“NLO” – Stiamo parlando della No Load Protection ovvero un sistema che permette di accendersi anche qualora non ci fosse carico nelle sue linee di uscita. Stando alle informazioni riportate in portali di elettronica, non è una protezione vera e propria, quanto piuttosto uno standard di riferimento.

“BOP” – La Brown Out Protection implica la presenza di un meccanismo di compensazione per un intenzionale, o non intenzionale, calo di voltaggio in un SMPS. Questa pratica di ridurre il voltaggio improvvisamente è utilizzata in casi di emergenza per ridurre il carico di potenza in uscita. Questa riduzione  è tale per periodi prefissati, da minuti ad ore. In caso di Blackout può addirittura essere imposta come misura preventiva dell’ultimo secondo. Nel caso delle periferiche che utilizzano questi sistemi di protezione (quindi SMPS dato che stiamo parlando di alimentatori), non ci saranno problemi in questi casi. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

Riassumendo sono presenti tutte le certificazioni più importanti, il che quindi attesta la bontà del modello.

 


 

Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

Si è scelto di adottare una ventola del produttore PROTECHNIC ELECTRIC, precisamente la MGA8012XB-A15, avente queste caratteristiche: DC12V, 0.23A ed una tipologia di bearing non specificata. La conformazione è standard ma potenziata per via della presenza di 7 pale ed il colore è ner. L’alimentatore anche sotto carico non è stato affatto problematico sotto questo punto di vista, complice l’eccellente regolazione termica. Data l’assenza di un simulatore di carico dedicato, purtroppo non possiamo fornirvi misurazioni dirette, anche perché la rumorosità del sistema di test era molto superiore a quella dell’alimentatore, comunque sia potete stare certi che per un sistema a basso consumo energetico sarà perfetto. In questo caso è necessario montare l’alimentatore alla solita maniera, ovvero con le fessure di ventilazione rivolte verso il basso (per favorire l’espulsione posteriore ed evitare l’accumulo di polvere).

 

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Lunghezza cavi e modularità

La lunghezza dei cavi nel complesso è bassa, ma bisogna comprendere la natura del modello (SFX), il che quindi rende impossibili comparazioni dimensionali. In case dalle dimensioni contenute (ovvero i tipici cabinet con predisposizione per alimentatori SFX), non ci sarà nessun problema di sorta, né necessità di prolunghe di alimentazione. L’alimentatore non è modulare e lo sleeving dei cavi è classico, come la tipologia dei connettori.

 

Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso ottimo e basso), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate.

 

L’alimentatore SilverStone SST-ST30SF è un modello che sulla carta convince, specialmente per il numero di protezioni e l’efficienza sotto carico per questa categoria di sistemi a basso consumo; in termini puramente qualitativi potremmo essere portati a pensare che possa essere un modello mediocre (Certificazione 80Plus Bronze ed assenza di modularità associata alla potenza nominale), ma bisogna considerare lo standard SFX e quindi le dimensioni complessive ridotte all’osso.

 


Abbiamo deciso di testare l’alimentatore installandolo in un nostro sistema di test per verificare il comportamento in un caso reale, quindi soffermandoci su diverse situazioni ipotetiche che troverete nel vostro sistema. Stiamo realizzando una procedura di test rigorosa, tramite un simulatore di carico dedicato, purtroppo al momento tale sistema di test non è ancora ultimato, quindi dobbiamo fare necessariamente una simulazione di carico tramite un Personal Computer, analizzando varie situazioni che ci permetteranno di verificare il consumo, l’efficienza, il PFC e la stabilità dei voltaggi. Verranno anche fatti una serie di test per quanto concerne i bassi livelli di carico, al fine di verificarne l’efficienza; questo è particolarmente importante quando il PC è in IDLE con i sistemi di risparmio energetico attivati. Come software di test è stato utilizzato Prime95, per mandare sotto carico la CPU e FurMark invece per quanto riguarda la GPU. Le misurazioni in Volt sono state effettuate tramite l’analisi diretta grazie ad un multimetro professionale.  Sono stati rilevati i valori della tensione sulle varie linee verificandone la stabilità. Durante la prova, la temperatura ambientale è stata di circa 25 gradi centigradi.

 

Di seguito le specifiche della nostra piattaforma.

 
 
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Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato l’alimentatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come strumentazione abbiamo utilizzato un multimetro per l’analisi dei voltaggi sulle tre rail e di un misuratore di potenza per determinare il carico assorbito alla presa ed il fattore di potenza. È stato utilizzato OCCT e FurMark a diverse risoluzioni, tali da consentire un utilizzo appropriato e parametrato della scheda video e del processore. Sono stati utilizzati diversi settaggi, alle seguenti frequenze di lavoro e le misurazioni di consumo sono state rapportate a quelle dell’alimentatore Seasonic P-1000 da 1kW, avente certificazione 80Plus Platinum:

 

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I risultati in termini di efficienza sono migliori del Seasonitc Platinum 1000W per il semplice fatto di avere una curva di potenza inferiore, il che quindi implica una migliore l’efficienza con bassi carichi. In sostanza questo raffronto, non prendendo in considerazioni potenze identiche, ha poco valore, ma è utile solo per darvi una idea sui consumi complessivi. Nel prossimo capitolo osserveremo il comportamento nel dettaglio, analizzando la stabilità sotto carico sulle singole rail.

 


In questo capitolo prenderemo in esame alcuni dei fattori fondamentali per un alimentatore, l’efficienza e la stabilità sul canale dei 12V, quindi tutto ciò che riguarda la stabilità delle tensioni per la scheda madre, la CPU ed infine la scheda grafica. Al fine di darvi un giudizio complessivo migliore, anche riguardo l’efficienza dell’unità, vi riportiamo anche il test effettuato dall’azienda Plug Load Solutions, test che ne ha permesso la certificazione 80 plus presso l’organizzazione 80plus.org, ente che certifica tutti gli alimentatori immessi nel mercato.

FOTO 80plus grande

 
 
80 plus
 

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NOTA: facciamo presente che comunque le misurazioni di consumo sono indicative e sebbene siano presenti, la misurazione da prendere come parametro di riferimento è quella di Ecova Plug Load Solutions. Durante i test di carico se non si utilizza un simulatore, purtroppo non è possibile certificare il carico in A. Stesso dicasi per le misurazioni di temperatura, che dovrebbero essere condotte in un Hot-Box dedicato allo scopo, che purtroppo non è in nostro possesso (anche perché se fosse stato presente non sarebbe stato utilizzabile, data la procedura utilizzata).

 

La stabilità è ottima per le rail principali e quindi perfettamente entro i range di tolleranza. L’alimentatore risulta silenzioso nonostante l’utilizzo di una ventola dalle ridotte dimensioni. L’efficienza certamente aiuta, ma anche l’ottima gestione interna e la potenza contenuta. Non siamo andati oltre la soglia dei 298W (AC) quindi consigliamo di fare lo stesso, qualora si dovesse procedere all’acquisto dell’unità. Non sono presenti rumori derivanti da condensatori fischianti. Le temperature infine sono molto valide.

 


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Prestazioni

4 stelle

Buona efficienza nel complesso, peró ovviamente è solo 80 Plus Bronze

Prezzo

5 stelle - copia

Eccellente, c’è poco da lamentarsi perché sarà possibile acquistarlo con soli 45 euro, e dato lo standard SFX è molto valido

Design Esterno

4,5 stelle - copia

Valido, anche se non è modulare come la versione da 450W. Un compromesso per via del ridotto prezzo di acquisto

Design Interno

4 stelle

Soddisfacente, anche se potevano essere implementati condensatori con una certificazione migliore sul primario

Bundle

4,5 stelle - copia

Ottimo, non ci sono elementi mancanti

Ventilazione

4,5 stelle - copia

Ottima ventola e regolazione, ottime temperature

Montaggio

4,5 stelle - copia

Dato lo standard SFX si installa in pochissimo tempo e le dimensioni complessive sono ridotte ai minimi termini. Peccato per l’assenza di connettori parzialmente modulari

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

L’alimentatore SST-ST30SF, sebbene inferiore al modello SST-ST45SF-G top di gamma per categoria, risulta valido sotto molteplici punti di vista. Le dimensioni, la certificazione, le protezioni, la rumorosità ed ovviamente la qualità costruttiva sono tali che per sistemi dal basso consumo energetico, in questo format factor, risulta essere una scelta interessante. Il prezzo di acquisto oltretutto è molto basso, circa 45 euro iva compresa presso i rivenditori autorizzati quindi ne consigliamo l’acquisto. E’ sicuramente ideale per tutti coloro che vogliono assemblare un HTPC o un NAS a basso consumo, da tenere acceso giorno e notte. Il fatto di avere una potenza nominale di soli 300W gli permette di raggiungere un’ottima efficienza per questa tipologia di PC, nonostante la certificazione “soltanto” 80 Plus Bronze.

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

 

Si ringrazia SilverStone per il prodotto fornitoci in test

Trinca Matteo

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