Ciao Mondo 3!

INTESTAZ mod

Oggi abbiamo il piacere di presentarvi un prodotto davvero interessante, un alimentatore passivo con un wattaggio molto elevato; stiamo parlando dell'FSP Aurum Xilenser 500 W, avente la prestigiosa certificazione 80 Plus Gold di Ecova Plug Load Solutions! L'alimentatore presenta una  potenza massima di 492W sulle due rail, da 22A cadauna, della +12V. Vediamo come se la cava sulla nostra piattaforma di test. Buona lettura!

 

 

 

 

 

 

logo

 

Il gruppo FSP è stato fondato nel 1993. FSP è un grande produttore OEM/ODM taiwanese che costruisce adattatori, alimentatori per PC di normale tipologia ed a telaio aperto, alimentatori LCD TV, e molto altro ancora. E’ un gruppo talmente vasto che riesce a produrre fino a 1,5 milioni di alimentatori al mese in quattro fabbriche separate. I loro stabilimenti risiedono nella Cina continentale, mentre il reparto R & D si trova a Taoyuan / Taipei, Taiwan. Da un adattatore AC/DC grigio per il mercato OEM, ad un alimentatore modulare 1200W, FSP offre tutti i tipi di prodotti per diverse applicazioni e prezzi. Conoscendo questo produttore ed avendo recensito diversi modelli interessanti, tra cui l’Aurum 750W Gold e soprattutto il 1200W Aurum Pro 80 Gold, siamo molto curiosi di smontare l’alimentatore, anche perché le caratteristiche per un modello eccellente ci sono tutte. Vediamone insieme qualcuna, tra le principali:

 

- 100% di condensatori giapponesi allo stato solido

- Efficienza molto elevata e Fanless

- Cavi piatti per un migliore cablaggio posteriore

- PFC attivo pari o maggiore del 99%

- Perfetto per HTPC

 

00018 FPS XILENCER 500W

 

Il nostro fine è analizzarne il corretto funzionamento in un sistema particolarmente potente che permetterà di replicare le condizioni di massimo utilizzo di quest’unità. Siamo stati in grado di testarlo fino a 564,5W AC, direttamente a monte della presa di corrente, e come vedremo, si è dimostrato un ottimo modello, capace di reggere quindi un i7 920 ed una GTX480 Nvidia. Ricordiamo che questo modello di GPU è uno dei più problematici sotto il punto di vista del consumo energetico, a maggior ragione se overvoltato, nel qual caso si raggiungono livelli davvero senza paragone per due sole schede video. Qualora foste interessati a modelli della concorrenza di ultima generazione, state certi che quello che vedrete oggi sarà lo scenario peggiore, quindi non dovrete minimamente preoccuparvi.

 

 SPECH 1mod

 
SPECH 2

 

 

 

Di seguito il link alla pagina di presentazione del prodotto. Il prezzo ammonta a 170 euro IVA compresa e la disponibilità è immediata.

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


 Confezione e bundle

 

Non ci dilunghiamo molto sulla confezione esterna in quanto le immagini sono particolarmente esplicative, comunque sia la confezione è di buona qualità e l’imballo interno è ottimo, perlomeno per quanto riguarda lo chassis dell’alimentatore (non possiamo dire lo stesso dei connettori secondari, ma non è importante). Vi mostriamo le foto:

 

 

00001 FPS XILENCER 500W00002 FPS XILENCER 500W

 

 

00004 FPS XILENCER 500W00005 FPS XILENCER 500W

 

 

00006 FPS XILENCER 500W00007 FPS XILENCER 500W

 

 

 

La dotazione dell’alimentatore è classica e di buon livello, vi mostriamo quindi l’elenco del bundle:

-          l’alimentatore

-          pacco cavi modulari in una confezione separata

-          cavo di alimentazione dedicato CA

-          sacchetto con viti

-          fascette di cablaggio

-          manuale

 

00008 FPS XILENCER 500W

 

Ricordiamo che è parzialmente modulare, ma forniremo una descrizione dettagliata dei cavi nei capitoli successivi.

-          (1)Mainboard 24 PIN, 55cm

-          (1)4+4 PIN, 65cm

-          (2)PCI-E 6/6+2  PIN, 55-65cm

-          (1)SATA-SATA-SATA 55-70-85cm

-          (2)MLX-MLX-SATA 55-70-85cm

-          MLX-FDD 15cm

 


00003 FPS XILENCER 500W

 

 

Come abbiamo potuto constatare, i cavi hanno un'elevata lunghezza e non creeranno problemi anche in cabinet con dimensioni "importanti", anche se forse per il connettore da 24 pin sarà necessaria una prolunga di alimentazione. Permetteranno inoltre un facile cablaggio posteriore grazie alla particolare conformazione "piatta" dei cavi.

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


Xilenser 500 W, analisi Pt. 1 

 

 Il fatto che sia un alimentatore fanless non implica necessariamente che debba avere un’efficienza inferiore al massimo consentito, in questo caso quindi si attesta al Gold; il famoso ente Ecova Plug Load Solutions ha certificato che l’alimentatore possiede una efficienza pari al 91.14%, con il 50% del carico. Un elevato valore di quest’ultimo parametro permette un minore consumo elettrico e quindi un inferiore costo della bolletta elettrica alla fine del mese; ciò consegue un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica. Vi mostriamo alcune caratteristiche della famiglia Aurum di FSP:

 

TECH 3

 

Analisi dell’esterno

Il design esterno rispecchia la tipologia fanless, quindi troviamo moltissime aperture con motivo “Arrow-Flow”, con un design consono rispetto alla serie Aurum ed Aurum Pro di FSP. E’ quindi presente una colorazione nera con inserti in oro, e soprattutto quella classica finitura porosa che abbiamo già avuto modo di toccare con mano nelle precedenti recensioni, decisamente peculiare perché non esistono altre varianti nella concorrenza; è proprietaria FSP in quanto risulta estremamente resistente a tagli, graffi ed impronte digitali. Nella parte centrale inferiore è presente la classica struttura forata ed ovviamente in questo caso non ci sono ventole, ma semplicemente delle aperture di ventilazione passiva. La finitura complessiva è ottima e non sono presenti sverniciature o deformazioni.

 

00014 FPS XILENCER 500W00015 FPS XILENCER 500W

 

 

00016 FPS XILENCER 500W00017 FPS XILENCER 500W

 

 

00018 FPS XILENCER 500W00019 FPS XILENCER 500W

 

 

Nella parte anteriore troviamo l’ingresso della corrente, assieme ad un piccolo e classico pulsante di accensione, di dimensioni standard. Oltre a questo possiamo notare le feritoie di ventilazione menzionate precedentemente, aventi sempre lo stesso motivo a freccia. Il connettore di ingresso AC non è di dimensioni maggiorate e quindi presenta un cavo di dimensioni classiche, avente standard C13; vi anticipiamo che nella recensione del modello da 1kW che recensiremo prossimamente, è presente il connettore C19, il quale permette una stabilità decisamente maggiore, non portando a distacchi accidentali; una cosa del genere però ovviamente potrebbe portare a problemi di compatibilità con adattatori e prolunghe di terzi.

 

NOTA CONNETTORI: facciamo presente che sarebbe opportuno che i produttori standardizzassero gli ingressi posteriori perché ciò potrebbe permettere l’inserimento di altri cavi standard qualora fosse necessario, o qualora vadano perduti quelli originari. La mancata standardizzazione in molti casi può essere più un problema che un fattore positivo per l’utenza finale.

 

00020 FPS XILENCER 500W00021 FPS XILENCER 500W

 

 

Lateralmente, in alto, c’è uno sticker che segnala la perdita della garanzia della casa produttrice qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca, cosa presente nella quasi totalità degli alimentatori attualmente in commercio.

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


Xilenser 500 W, analisi Pt. 2 - Interno 

 

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti presenti all’interno della scocca di protezione esterna. ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.

 

00022 FPS XILENCER 500W

 

Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter, che viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC; in questo caso  troviamo due condensatori ad Y ed uno a X nel primo stadio, poi due induttori toroidali, due condensatori ad Y, uno ad X ed un MOV nel secondo stadio sul PCB principale (MOV: Metal Oxide Varistor). Possiamo osservare anche la presenza di un termistore, utile qualora fosse presente una grande corrente in entrata durante la fase di accensione, oltre ad un relè.

 

 

00023 FPS XILENCER 500W00025 FPS XILENCER 500W

 

 

00026 FPS XILENCER 500W00027 FPS XILENCER 500W

 

 

00028 FPS XILENCER 500W00029 FPS XILENCER 500W

 

 

NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

 

Il bridge rectifier è un LL25XB60 ed è dissipato dal grande dissipatore passivo nero, che troviamo immediatamente dopo i due induttori toroidali precedentemente menzionati. Nel primario sono presenti due condensatori Nippon Chemi-Con KMR, da 450V e 220 μF cadauno, certificati a 105 °C.

 

00030 FPS XILENCER 500W00033 FPS XILENCER 500W

 

 

NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

 

Per un alimentatore da 500W continui, due condensatori con 440 μF sono un quantitativo sufficiente, qualora fossero presenti carichi impegnativi non ci sarebbe nessun problema. Subito dietro sono presenti i controller PFC ed LLC, situati su PCB verticali ad hoc; data l’impossibilità di dissaldare l’unità, possiamo mostrarvi solo il secondo, che è un Champion CM6901T2X IC. Poco distante troviamo il controller PWM, direttamente sul PCB: TNY280PN IC. Vi mostriamo le fotografie:

 

00031 FPS XILENCER 500W00034 FPS XILENCER 500W

 

 

NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

 

Trasformatore e secondario

Come nota preliminare, c’è da evidenziare il fatto che l’alimentatore essendo passivo, deve avere componenti spaziate, senza zone morte di ventilazione, evitando quindi pericolosi ristagni d’aria. Il fatto che sia passivo non deve trarre in inganno perché generalmente queste soluzioni sono poste all’interno di un cabinet, che con un minimo di ventilazione porta a fenomeni di pressione interna positiva e negativa, i quali a loro volta permettono appunto la dissipazione del calore. In questo modello possiamo notare tre blocchi principali dissipanti, due nel primario ed uno nel secondario, direttamente dopo il trasformatore della +12V. In questo alimentatore troviamo quindi un LLC converter nel primario, assieme ad una rettificazione sincrona nel secondario, unita a VRM che permettono di generare quindi le rail minori a partire dalla rail principale da +12V. In alimentatori del genere la dissipazione passiva è coadiuvata anche da pad termici inferiori, a contatto con il case, di modo che il calore venga dissipato sul telaio. Non avendo smontato la parte inferiore non possiamo darvi la certezza, però al contempo vi facciamo presente che altrove ne è stata appurata la presenza. Possiamo osservare la presenza di condensatori polimerici Capxons ed elettrolitici Nippon Chemi-Con da 105°C. Accanto alle uscite di alimentazione troviamo un induttore toroidale all’interno di una struttura protetta, che serve per ridurre le emissioni EMI, situato vicino ai VRM che permettono la generazione delle rail minori. Su un PCB verticale troviamo infine il chip di controllo delle protezioni dell’unità, il cui seriale è GR8323N; secondo quanto riportato dalle specifiche supporta l’OCP fino a due rail da +12V, conforme a quanto dichiarato da FSP.

 

00035 FPS XILENCER 500W00036 FPS XILENCER 500W

 

 

00037 FPS XILENCER 500W00038 FPS XILENCER 500W

 

 

NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail ? Il problema sarebbe un tantino complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale. In questo caso siamo dinanzi ad un valore pari a quanto consigliato, se non poco superiore. 

 

Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere molto buona, come l’assemblaggio e la scelta delle componenti.

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 

 


 Xilenser 500W, analisi Pt. 3 - Protezioni

 

Un alimentatore, per essere di ottima qualità, deve possedere un elevato numero di protezioni; analizziamo quali sono quelle principali e quali, tra queste, sono state utilizzate per questo FSP Xilenser 500W.

 

Meccanismi di protezione e PCB

Generalmente queste sono le protezioni più diffuse ed a destra ne riportiamo, o meno la presenza:

-          OCP, si

-          OPP, si

-          OTP, non specificata; notifichiamo la presenza di un termistore all’ingresso

-          OVP, si

-          SCP, si

-          UVP, si

-          SIP, non specificato

-          NLO, non specificato

-          BOP, non specificato

 

Molti di voi però si staranno chiedendo cosa significano queste sigle, scopriamolo insieme:

 

“OCP”- L’Over Current Protection è un meccanismo che impedisce l’arrivo di una corrente eccessiva sulla singola linea di alimentazione. Questo sistema porta a far si che non ci siano sovraccarichi dell’alimentatore, che potrebbero causare danni anche alla rete elettrica. Questa protezione è richiesta dallo standard di produzione ATX12V. E’ una protezione molto importante, che possiamo trovare d’altronde persino nei contatori delle nostre abitazioni; basa il proprio funzionamento su uno strumento chiamato “Circuit Breaker”, che è la moderna evoluzione dei fusibili, su piccola e larga scala. I padri ispiratori sono stati Joseph Henry ed un certo sconosciuto ‘’Michael Faraday’’ (uno dei pionieri nel campo dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo), anche se poi venne brevettato per la prima volta da Thomas Edison nel 1879 ( anche se poi lui stesso, commercialmente, utilizzò il sistema dei fusibili ); i moderni sistemi invece traggono origine dal progetto dell’ingegnere tedesco Hugo Stotz. Il “National Electrical Safety Code®” riporta la seguente dicitura: “any current in excess of the rated current of equipment or the ampacity of a conductor. It may result from overload, short circuit, or ground fault (Article 100-definitions)”.

 

“OPP” – Chiamata comunemente Overload Protection oppure Over Power Protection, si intende il meccanismo di protezione contro il sovraccarico dell'alimentatore (senza il limite per le singole rail). In sostanza spegne l’alimentatore qualora la tensione dovesse andare fuori specifica per un tempo superiore ad 80ms, grazie ad un circuit breaker (o peggio un fusibile) che agisce in base alla tipologia di OPP utilizzata ovvero istantanea oppure a tempo (TOC). E’ definita quindi come un carico di corrente che eccede un dato ammontare a causa di un evento inatteso, appunto quindi il sovraccarico. In una buona parte dei casi l’alimentatore dovrebbe, e si usa il condizionale, attivare questa protezione qualora fosse necessario, ma dato che in linea teorica potrebbe essere attivata anche solo tramite la semplice transizione tra stato attivo e stato di riposto, viene attivata solo dopo un certo lasso di tempo, per discerne tra situazioni transienti oppure derivanti da un sovraccarico propriamente detto.

 

“OTP” – La protezione da sovra-temperatura ovviamente agisce contro il riscaldamento dell’unità, ed è una specifica richiesta nella normativa ‘’12V’’. L’ Over Temperature Protection è anche spesso associata a OLP(OverLoadProtection/OverPowerProtection). A tal fine vengono utilizzati sensori chiamati termistori, applicati sia sul PCB che su dissipatori passivi in alluminio.

 

“OVP” – L’ Over Voltage Protection è un’altra delle specifiche richieste dalla normativa “12V” ed è un meccanismo che fondamentalmente protegge l’alimentatore, e conseguentemente il sistema annesso, da una tensione eccessiva su una determinata rail. Ciò accade per via di un malfunzionamento nel secondario, e quindi in questi casi è necessario abortire le operazioni per evitare danni strutturali, derivanti da una corrente eccessiva che fa aumentare sensibilmente la tensione sul singolo canale, che potrebbe andare oltre quella da specifica. E’ proprio qui che dovrebbe agire il controllo.

 

“SCP” - La Short Circuit Protection è una protezione contro i cosiddetti corto-circuiti, e quando ne viene rilevato uno viene immediatamente interrotta l'alimentazione all’unità. Questa è una delle protezioni più diffuse negli SMPS.

 

“UPV” – Questa è invece l’ Under Voltage Protection, che al contrario protegge da una bassa tensione sulle linee di uscita. Si è visto, con frequenza molto minore, che sebbene basse tensioni non riescano a danneggiare i componenti dell’alimentatore, sarebbe possibile invece che possano pregiudicarne la stabilità. Come è possibile osservare dal grafico, tramite l’analisi mediante un oscilloscopio, grazie all’ausilio di uno specifico circuito di protezione è possibile limitare di molto la stabilità di una determinata rail. Nella prima situazione possiamo osservare il repentino aumento della corrente nel finale, nella seconda invece il conseguente abbassamento di tensione senza un circuito UVP, mentre infine nella terza il comportamento qualora fosse presente. Questo circuito permette di non andare sotto i 5mV, grazie ad un supplemento di voltaggio addizionale qualora si dovesse scendere sotto questa soglia.

 

“SIP” - Oltre a queste è presente la protezione SIP ovvero la “Surge&Inrush Current” protection. Quando un dispositivo elettrico si accende per la prima volta c’è un picco di corrente in entrata, istantaneo. Questo porta alla necessità, da parte dei circuiti di protezione OCP, di reagire immediatamente per sovraccaricare o cortocicuitare, ma non interrompere il circuito quando la corrente, generalmente inoffensiva, fluisce. Questa protezione è possibile tramite l’adozione di dispositivi contenenti ossidi di metallo ceramici, capaci di sopprimere larghe correnti in entrata. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

 

“NLO” – Stiamo parlando della No Load Protection ovvero un sistema che permette di accendersi anche qualora non ci fosse carico nelle sue linee di uscita. Stando alle informazioni riportate in portali di elettronica, non è una protezione vera e propria, quanto piuttosto uno standard di riferimento.

 

“BOP” – La Brown Out Protection implica la presenza di un meccanismo di compensazione per un intenzionale, o non intenzionale, calo di voltaggio in un SMPS. Questa pratica di ridurre il voltaggio improvvisamente è utilizzata in casi di emergenza per ridurre il carico di potenza in uscita. Questa riduzione  è tale per periodi prefissati, da minuti ad ore. In caso di Blackout può addirittura essere imposta come misura preventiva dell’ultimo secondo. Nel caso delle periferiche che utilizzano questi sistemi di protezione (quindi SMPS dato che stiamo parlando di alimentatori), non ci saranno problemi in questi casi. E’ da notare che generalmente non viene menzionato, sebbene invece sia comunque presente negli alimentatori di buona qualità. Menzionarlo probabilmente è più un fattore di marketing, che altro.

Riassumendo, è un ottimo quantitativo!

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


 Xilenser 500 W, analisi Pt. 4

 

Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

E’ passivo, quindi non c’è nessuna ventola. Non sono presenti ronzii di condensatori, rumori di natura elettrica o picchi di frequenza sotto carico, quindi l’unità è inudibile. La dissipazione è particolarmente valida in quanto la struttura interna presenta una elevata spaziatura e permette un’ottima aerazione passiva, a patto che non ci siano forti ristagni d’aria nel cabinet, che la Tamb sia molto elevata o che non ci sia ricircolo interno. Segnaliamo che è necessario montare l’alimentatore al contrario, ovvero con le fessure di ventilazione opposte al PCB rivolte verso l’alto, per favorire i naturali processi di convezione termica.

 

Lunghezza cavi e modularità

La lunghezza dei cavi è buona, soprattutto per quanto riguarda il connettore di alimentazione della CPU da 8 PIN posteriore, che raggiunge i 65cm; questo ci permetterà di installare l’alimentatore anche in basso, in cabinet E-ATX, e senza il minimo problema per il cable routing. Una caratteristica del genere dovrebbe diventare lo standard di produzione. Consigliamo sempre di acquistare prolunghe, soprattutto per la 24 PIN ed il connettore di alimentazione da 8 PIN della scheda madre però in questo caso non ve ne sarà necessità. Data la presenza di due connettori da 6/6+2 pin, più 4 Molex e 5 connettori di alimentazione SATA, sarà possibile alimentare un sistema dalla discreta potenza di calcolo, con una singola scheda grafica però. L’alimentatore è parzialmente modulare e lo sleeving è ottimo per via della tipologia dei cavi, piatta e molto pratica. Riportiamo qualche dettaglio dei cavi in dotazione:

 

00009 FPS XILENCER 500W00010 FPS XILENCER 500W

 

 

Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso assente), ed ultimo, ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate. Il modello Xilencer 500W quindi potrà permettere l’installazione di un potentissimo sistema mini-ITX o micro-ATX, con una CPU overcloccata ed una VGA potente.

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


Metodologia di test 

 

Abbiamo deciso di testare l’alimentatore installandolo in un nostro sistema di test per verificare il comportamento in un caso reale, quindi soffermandoci su diverse situazioni ipotetiche che troverete nel vostro sistema. Stiamo realizzando una procedura di test rigorosa, tramite un simulatore di carico dedicato, purtroppo al momento tale sistema di test non è ancora ultimato, quindi dobbiamo fare necessariamente una simulazione di carico tramite un Personal Computer, analizzando varie situazioni che ci permetteranno di verificare il consumo, l’efficienza, il PFC e la stabilità dei voltaggi. Verranno anche fatti una serie di test per quanto concerne i bassi livelli di carico, al fine di verificarne l’efficienza; questo è particolarmente importante quando il PC è in IDLE con i sistemi di risparmio energetico attivati. Come software di test è stato utilizzato Prime95, per mandare sotto carico la CPU e FurMark invece per quanto riguarda la GPU. Le misurazioni in Volt sono state effettuate tramite l’analisi diretta grazie ad un multimetro professionale.  Sono stati rilevati i valori della tensione sulle varie linee verificandone la stabilità. Durante la prova, la temperatura ambientale è stata di circa 29.2 gradi centigradi.

Di seguito le specifiche della nostra piattaforma.

 

SYS PROVAmod

 

Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato l’alimentatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come strumentazione abbiamo utilizzato un multimetro per l’analisi dei voltaggi sulle tre rail e di un misuratore di potenza per determinare il carico assorbito alla presa ed il fattore di potenza. È stato utilizzato OCCT e FurMark a diverse risoluzioni, tali da consentire un utilizzo appropriato e parametrato della scheda video e del processore. Sono stati utilizzati diversi settaggi, alle seguenti frequenze di lavoro:

 

 

RIS 1

 

I test entro il range di Wattaggio hanno riportato un comportamento semplicemente eccellente, senza problemi o rumori elettronici, fino al test numero 5; in quest’ultimo l’alimentatore ha presentato qualche piccolo rumore elettronico simile ad un tic intermittente, con intervalli di 4 - 5 secondi. Dopo qualche minuto di attività è andato in protezione, togliendo l’alimentazione. E’ sconsigliabile spingersi fino a questi livelli, per via del fatto che si ha una unità senza ventola. Ovviamente non è consigliabile andare oltre valori pari a 570W dalla presa di corrente. Negli ultimi test come vediamo riesce a gestire una configurazione potente, impegnativa per quanto riguarda i consumi elettrici. Nel prossimo capitolo osserveremo il comportamento nel dettaglio, analizzando la stabilità sotto carico sulle singole rail. Nota: il numero del test è relativo ad una nostra tabella interna, che ci permette di confrontare i singoli modelli e derivarne la stabilità e l’efficienza. Di seguito le impostazioni di carico sotto Furmark:

 

Resolution: 1920x1080

Stability test: 32x

MSAA: On

Xtreme burning mode: On

Displacement Mapping: Off

Post FX: On

 

FSP Aurum Xilenser 500W Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5. Prezzo medio in Italia 170€

 


Risultati del test e rumorosità 

 

In questo capitolo prenderemo in esame alcuni dei fattori fondamentali per un alimentatore, l’efficienza e la stabilità sul canale dei 12V, quindi tutto ciò che riguarda la stabilità delle tensioni per la scheda madre, la CPU ed infine la scheda grafica. Al fine di darvi un giudizio complessivo migliore, anche riguardo l’efficienza dell’unità, vi riportiamo anche il test effettuato dall’azienda Plug Load Solutions, test che ne ha permesso la certificazione 80 Plus presso l’organizzazione 80plus.org, ente che certifica tutti gli alimentatori immessi nel mercato.

 

80

 

RIS 2
 

L’FSP Aurum Xilenser 500 W presenta un comportamento notevole, con elevata stabilità per rail, assenza di rumori elettronici fino al Test 5, se non all’accensione (comportamento assolutamente normale) e temperature in linea con un posizionamento orizzontale fanless. Ovviamente all’interno di un case un minimo di ventilazione sarà presente, però ricordiamo che è necessario montare questi alimentatori orizzontalmente, con i fori verso l’alto. E’ eccellente la stabilità delle rail fino al Test 5 Med, dopodiché però l’alimentatore non è in grado di reggere un ulteriore carico, andando in protezione. Ovviamente non riportiamo il comportamento del test numero 9 in quanto si è andati ben oltre le potenzialità del modello (essendo stati lontani dall’utilizzo consigliato), però riportiamo parzialmente i test fino al 5, il quale dopo 5 minuti di carico è andato ugualmente in protezione spegnendo il sistema. L’alimentatore risulta essere assolutamente silenzioso fino ai 520W di carico circa, dalla presa; oltre questo valore saranno presenti rumori elettronici, indice che il carico è eccessivo. Per esigenze di test siamo andati oltre la soglia dei 500W (DC) e l’alimentatore è andato in protezione quindi sconsigliamo vivamente di fare lo stesso. Il fatto che si sia spento è un ottimo indice delle protezioni onboard, il che ci porta a giudicare positivamente l’unità, in casi di forte stress termico e di carico.

 

NOTA: facciamo presente che comunque le misurazioni di consumo sono indicative e sebbene siano presenti, la misurazione da prendere come parametro di riferimento è quella di Ecova Plug Load Solutions. Durante i test di carico se non si utilizza un simulatore, purtroppo non è possibile certificare il carico in A. Stesso dicasi per le misurazioni di temperatura, che dovrebbero essere condotte in un Hot-Box dedicato allo scopo, che purtroppo non è in nostro possesso (anche perché se fosse stato presente non sarebbe stato utilizzabile, data la procedura utilizzata).

 


 Conclusioni

 

 

gold extreme hw               green       

 

 

Prestazioni 4,5 stelle - copia 2 Eccellente efficienza
Prezzo 3,5 stelle - copia Molto elevato, ma è il top
Design 4,5 stelle - copia 2 Veramente ottimo
Layout interno 4,5 stelle - copia 2 Moderno, completo e curato
Bundle 4,5 stelle - copia 2 Perfetto
Ventola / Assente
Montaggio 4,5 stelle - copia 2 Ottimo, peccato per la modularità parziale
Complessivo 4,5 stelle - copia 2

 

 

L’alimentatore FSP Aurum Xilenser 500 W risulta essere un ottimo modello, soddisfacente sotto molti punti di vista, ma soprattutto silenziosissimo e potente, dato il wattaggio dichiarato continuo di 500W. Non è cosa da poco e data la qualità complessiva di questo modello non dovrete aver timore di malfunzionamenti o problematiche derivanti da potenza insufficiente. Non è consigliabile una configurazione a doppia scheda grafica e la parziale modularità potrebbe presentare in rarissimi casi un piccolo problema, comunque sia sono aspetti fondamentalmente ininfluenti, ragion per cui siamo molto soddisfatti di questo modello. La certificazione di Ecova Plug Load Solution ne è una grandissima testimonianza. Il prezzo di acquisto è di circa 170 euro IVA compresa, quindi molto elevato per un alimentatore da 500W, ma è passivo, ed è molto efficiente. Per una soluzione passiva e potente, è il candidato ideale.

 

PRO

-          Eccellente efficienza

-          Ottima qualità costruttiva

-          Inudibile

-          Ottima stabilità nel complesso

-          Cavi in dotazione lunghi

-          Eccellente numero di protezioni

 

CONTRO

-          Prezzo elevato

-          Parzialmente modulare

-          Potenzialità fino a 500W reali, e praticamente nulla oltre questo valore

 

Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia FSP per il prodotto fornitoci in test

Trinca Matteo

Pubblicità