Ciao Mondo 3!

fsp-aurum-pro2Dopo aver recensito l’alimentatore FSP Aurum da 750W, oggi vi presentiamo la recensione del modello top di gamma della medesima casa produttrice, uno dei marchi con più esperienza nel settore degli SMPS. L’Aurum Pro gode della prestigiosa certificazione 80Plus Gold e dichiara ben 1200W di potenza reale, non di picco, con 100A di corrente massima sulle rail da +12V! E’ un quantitativo a dir poco impressionante quindi siamo curiosi di verificarne la bontà direttamente sotto carico. Buona lettura!

 

 

 

 

fsp logo

 

Il gruppo FSP è stato fondato nel 1993. FSP è un grande produttore OEM/ODM taiwanese che costruisce adattatori, alimentatori per PC di normale tipologia ed a telaio aperto, alimentatori LCD TV, e molto altro ancora. E’ un gruppo talmente vasto che riesce a produrre fino a 1,5 milioni di alimentatori al mese in quattro fabbriche separate. I loro stabilimenti risiedono nella Cina continentale, mentre il reparto R & D si trova a Taoyuan / Taipei, Taiwan. Da un adattatore AC/DC grigio per il mercato OEM, ad un alimentatore modulare 1200W, FSP offre tutti i tipi di prodotti per diverse applicazioni e prezzi.

 

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Elenchiamo le caratteristiche tecniche dell’Aurum Pro 1200W

  • Certificazione 1200-WATT | ATX 2.3 | EPS 2.92 | NVIDIA SLI
  • Certificato NVIDIA SLI/ ATI CrossFireX
  • Certificato 80 PLUS Gold | Efficienza > 90%
  • Efficienza al 10% del carico superiore all’87% !
  • Ventola da 135mm PWM con Hydro Dynamic Bearing (HDB)
  • Sistema di cablaggio parzialmente modulare
  • Sistema di cablaggio dei cavi Low Profile
  • 1 singola rail da 100A per la +12V
  • Componenti di prim’ordine
  • Condensatori Giapponesi con tolleranza fino a 105 °C
  • Fori di ventilazione proprietari a freccia
  • Finitura unica ruvida in stile “granito”
  • Colorazione nera e design ricercato, con innesti dorati
  • Sistema di gestione delle temperature con doppio meccanismo di controllo OTP
  • Elevato numero di protezioni: OCP, OVP, SCP, OPP, OTP, UVP

 

Ecco un breve video di presentazione del prodotto, made by FSP:

http://www.youtube.com/watch?v=LX8h5sDg41M

 

Il nostro fine è analizzarne il corretto funzionamento in un sistema particolarmente potente, che permetterà di replicare le condizioni di massimo utilizzo di quest’unità. Siamo stati in grado di testarlo fino a poco meno di 1055W di consumo, direttamente a monte della presa di corrente. Sono state utilizzate due schede video NVIDIA GTX480 in SLI, overcloccate ed overvoltate, più una CPU Intel i7 920 a 4GHz. Ricordiamo che questo modello di GPU è uno dei più problematici sotto il punto di vista del consumo energetico, a maggior ragione se overvoltate, nel qual caso si raggiungono livelli davvero senza paragone per due sole schede video.

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate.

 

Vi mostriamo il link alla pagina ufficiale del produttore:

http://www.fsp-europe.com/newproduct.php

 

Qui invece il sito di FSP-europe:

http://www.fsp-europe.com/

 

Qui invece il link al prodotto:

http://www.fspgroupusa.com/aurum-pro-gold-1200-au1200pro/p/881.html

 

Il prezzo ammonta a circa 240 euro mentre la disponibilità in commercio è immediata.

 Prodotto recensito da Matteo Trinca in data . Voto: 4,5

 


 

Specifiche Tecniche e Datasheets

 

In questo capitolo vi mostriamo alcune delle caratteristiche principali di questo modello, parzialmente in comune con l’omonima serie Aurum:

 

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specificheI

 

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Features del produttore in dettaglio

 

In questo capitolo vi mostreremo brevemente alcune delle caratteristiche, spiegate direttamente dal produttore:

 

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Confezione e bundle

 

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Non ci dilunghiamo molto sulla confezione esterna in quanto le immagini sono particolarmente esplicative, comunque sia la confezione è di buona qualità e l’imballo interno è ottimo, perlomeno per quanto riguarda il chassis dell’alimentatore (non possiamo dire lo stesso dei connettori secondari, ma non è importante). Vi mostriamo le foto:

 

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All’interno della confezione troveremo in dotazione:

  • l’alimentatore
  • pacco cavi modulari in una confezione separata
  • fascette in velcro per il cablaggio
  • viti per l’installazione
  • cavo di alimentazione dedicato CA
  • adesivo FSP

 

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Forniamo le fotografie del manuale:

 

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Come abbiamo potuto constatare, i cavi hanno un'elevata lunghezza e non creeranno problemi anche i cabinet con dimensioni "importanti". Permetteranno inoltre un facile cablaggio posteriore grazie alla particolare conformazione "piatta" degli stessi cavi, come potete notare dalle fotografie sottostanti:

 

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FSP Aurum Pro 1200W Gold, analisi Pt.1 - Esterno

 

Dato che ovviamente è presente la certificazione di Ecova Plug Load Solutions, l’unità viene pubblicizzata come avente un’efficienza pari al 90%. Un elevato valore di quest’ultimo parametro permette un minore consumo elettrico e quindi un inferiore costo della bolletta elettrica alla fine del mese; da ciò consegue anche un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica. Procediamo all’analisi dell’esterno, per poi dare uno sguardo alla componentistica onboard.

 

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Analisi dell’esterno

 

Il design esterno, come da consuetudine FSP per quanto riguarda la serie Aurum, presenta una colorazione nera con inserti in oro, una finitura porosa, decisamente peculiare perché è unica nel suo genere. E’ proprietaria FSP in quanto risulta estremamente resistente a tagli, graffi ed impronte digitali. Nella parte centrale inferiore è presente la classica struttura forata, avente una griglia a protezione della ventola da 135mm posizionata nella parte sottostante. Possiamo notare lateralmente al foro necessario per il pescaggio dell’aria delle aperture di aerazione che differiscono da quelle posteriori, denominate dal produttore “Arrow Flow”. Gli inserti in oro sono tesi a risaltare la grande efficienza di questo modello. La finitura complessiva è ottima e non sono presenti sverniciature o deformazioni.

 

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Nella parte anteriore troviamo l’ingresso della corrente, assieme ad un piccolo e classico pulsante di accensione, di dimensioni standard. Oltre a questo possiamo notare le feritoie di ventilazione menzionate precedentemente, aventi una forma a freccia. Facciamo presente che il connettore di ingresso AC è di dimensioni maggiorate, tripolare e con un cavo ben più spesso del normale. Questo permetterà una stabilità decisamente maggiore, non permettendo distacchi accidentali, ma ovviamente porterà a problemi di compatibilità con adattatori e prolunghe di terzi. Poco male, meglio un connettore di questo tipo che eventuali problemi a causa di connettori che si staccano facilmente, come è successo in passato.

 

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Nella parte posteriore possiamo trovare le connessioni modulari proprietarie, molto sottili, che permettono un inserimento davvero molto facile, oltre a classici connettori ad 8 e 10 poli

NOTA CONNETTORI: facciamo presente che sarebbe opportuno che i produttori standardizzassero gli ingressi posteriori perché ciò potrebbe permettere l’inserimento di altri cavi standard qualora fosse necessario, o qualora vadano perduti quelli originari. La mancata standardizzazione in molti casi può essere più un problema che un fattore positivo per l’utenza finale, anche se comunque in questo caso è decisamente apprezzabile lo sforzo a livello di progettazione da parte del produttore.

 

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Posteriormente quindi troviamo i connettori di alimentazione supplementari, modulari, ed i cavi di alimentazione saldati che conferiscono una modularità parziale all’alimentatore. Gli ingressi dei cavi addizionali, similmente all’FSP 750W da noi recensito, sono piatti e si diversificano dai soliti modelli a 6 Pin, il che porta ad un ingombro contenuto, anche per via della sleevatura particolare e resistente adottata in questo modello, come vedremo.

 

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Lateralmente, su di una vite, c’è uno sticker che segnala la perdita della garanzia della casa produttrice qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca o l’eventuale sostituzione della ventola in dotazione, cosa presente nella quasi totalità degli alimentatori attualmente in commercio.

 

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La grandezza complessiva è ridotta, per via della grande efficienza dell’unità, è stato quindi possibile utilizzare un dissipatore passivo di ridotte dimensioni, e rendere l’unità compatibile con cabinet decisamente piccoli.

 


 

FSP 1200W Gold, analisi Pt.2 - Interno

 

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti all’interno della scocca di protezione esterna.

ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.

 

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

 

L’alimentatore FSP AURUM PRO 1200W si presenta subito con un PCB particolarmente fitto di componenti, il che in parte potrebbe portarci a pensare che la dissipazione termica non possa essere il suo forte, perlomeno a livello puramente teorico. Le dimensioni complessive non sono eccessive, sebbene comunque sia lungo 18cm; questo, diversamente da altri modelli di ditte concorrenti, porta alla necessità di installare dissipatori non eccessivamente complessi, anche se però c’è un discorso di contenimento degli sprechi di energia elettrica che affronteremo nel corso della recensione; facciamo presente però che l’elevata efficienza di un SMPS porta necessariamente ad una minore complessità del sistema di dissipazione, per via della migliore dissipazione passiva delle componenti. Come topologia è utilizzata, diversamente dal passato, la LLC resonant associata a DC-DC converters, oltre all’installazione di alcune peculiarità FSP tra cui il già menzionato MIA chip e la coppia di trasformatori proprietari.

 

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Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  ed in questo modello  sono state incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche, tra cui due condensatori ad Y ed uno ad X, oltre ad anche un piccolo PCB verticale contenente un chip denominato “CAPZero” il quale, altro non è che un sistema di riduzione delle perdite di potenza, le cui caratteristiche tecniche sono liberamente consultabili al seguente indirizzo: http://www.powerint.com/sites/default/files/product-docs/capzero_family_datasheet.pdf

L’inserimento di questa componente porta ad alcuni vantaggi, tra cui la possibilità di snellire la componente EMI-Transient Filtering Stage, per via del fatto che un condensatore ad X di maggiori dimensioni permette l’installazione di componenti a bassa induzione senza che ci sia un cambiamento nel consumo elettrico (fino a 5mW, quindi a 230W in sostanza un valore nullo), oltre alla possibilità di scaricare automaticamente i condensatori ad X tramite resistori di scarica quando la corrente AC è disconnessa.

 

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Sul PCB principale troviamo altri due condensatori ad X, due a Y, due induttori toroidali ed un MOV (MOV: Metal Oxide Varistor). Possiamo osservare anche la presenza di un relè e di un termistore, utile qualora fosse presente una grande corrente in entrata. Vogliamo ricordare che nell’FSP Aurum 750W il MOV non era presente, purtroppo, anche se comunque FSP specifica che la tecnologia MIA IC, presente sull’unità, offre comunque un sistema di controllo della OVP quindi non c’è nessun problema. Data l’esperienza di FSP, è lecito aspettarsi che ci sia una protezione per una componente tanto importante, in un prodotto delicato come un SMSP.

NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC  e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

 

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Nel primario sono presenti ben due condensatori elettrolitici  da 420V e 470 μF cadauno, certificati a 105 °C. Sono prodotti dalla “Matsushita Electric", meglio nota con il nome di Panasonic, quindi di fattura giapponese.

NOTA GENERICA: quelli del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore e il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, certificati per sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.

 

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In questo caso quindi ce ne sono due in parallelo, e presentano una capacità davvero elevata, il che implica che con i carichi previsti per questo modello si può stare certi che non ci siano problemi di sorta. Poco distante osserviamo il controller del PFC attivo, situato in un PCB dedicato verticale. Vi mostriamo le fotografie:

 

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NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate (ad esempio alla base di un induttore toroidale posizionato vicino al ponte raddrizzatore) è uno dei nuovi standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine  c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.

Subito dopo possiamo osservare, a lato dei condensatori, un generoso dissipatore passivo con i MOSFETs, a cui seguono un induttore toroidale, un trasformatore pilota e poi due trasformatori principali marchiati “FSP8TG00620”, al cui lato sinistro è situato un piccolo PCB verticale con sopra un chip marchiato “CM690T2X”, ovvero un resonant controller che può operare con topologie SRC ed LLC, con una rettificazione sincrona per operare alla massima efficienza. Presenta inoltre, come uno dei benefici principali, anche l’installazione di trasformatori aventi dimensioni e spessori più contenuti. Potete trovare le specifiche a questo indirizzo: http://www.championmicro.com.tw/datasheet/Analog%20Device/CM6901.pdf

 

Trasformatore e secondario

 

Come abbiamo già fatto presente poco fa, dopo i tre trasformatori del secondario, più un quarto al lato destro che serve per i 5VSB, si nota immediatamente la presenza di un sistema di dissipazione non eccessivamente avanzato, anche se però nel test termico abbiamo notato un comportamento molto buono, complice l’ottima ventola da 135mm di diametro. Nel secondario possiamo osservare in sequenza utilizzati condensatori giapponesi del famoso marchio Nippon Chemi-Con, posizionati in sequenza poco prima di un’ulteriore PCB verticale contenente due induttori toroidali, avente un P/N “3BD0138310GP , 1200W-C2”; oltre a questo notiamo anche la presenza di condensatori CapXon allo stato solido. La qualità nell’assemblaggio si attesta su livelli elevati ed è palese che FSP abbia cercato di installare componenti di prim’ordine. In merito ai trasformatori facciamo presente che il produttore ha installato quelli che vengono definiti “Design Matrix”; in sostanza c’è un doppio trasformatore che minimizza le perdite di energia elettrica, massimizzando quindi sia l’efficienza che il raffreddamento, per via del minore spreco di energia elettrica. Stando a quanto riportato da FSP distribuisce equamente sia il carico della corrente che la potenza in uscita, permettendo un raffreddamento migliore. Riduce anche le dimensioni del trasformatore, ottimizzando la ventilazione passiva. Effettivamente, stando ai test di temperatura effettuati fino a 1055W AC, si nota immediatamente che la dissipazione passiva è stata curata in particolar modo, soprattutto per quanto concerne un discorso di efficienza operativa. Non esprimiamo commenti per la parte posteriore del PCB in quanto non è nostra consuetudine analizzarla. FSP ha scelto un design single-rail, potenziando quindi la specifica ATX 12V che prevede un utilizzo di rail separate aventi un valore massimo di non oltre 20A. Il PCB delle connessioni modulari è posizionato sulla sinistra e non presenta particolari degni di nota.

 

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NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail? Il problema è abbastanza complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, come in questo caso, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea.

 

Ricapitolando la qualità delle componenti risulta essere molto buona e l’assemblaggio ottimo, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 

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FSP 1200W Gold, analisi Pt.3 - Protezioni

 

Un alimentatore, per essere di ottima qualità, deve possedere un elevato numero di protezioni; analizziamo quali sono quelle principali e quali, tra queste, sono state utilizzate per questo modello .

 

Meccanismi di protezione e PCB

 

Generalmente queste sono le protezioni più diffuse ed a sinistra ne riportiamo, o meno la presenza.:

  • OCP, Si
  • OPP, Si
  • OTP, Si
  • OVP, Si
  • SCP, Si
  • UVP, Si
  • SIP, No

 

Molti di voi però si staranno chiedendo cosa significano queste sigle, scopriamolo insieme:

 

“OCP”- L’Over Current Protection è un meccanismo che impedisce l’arrivo di una corrente eccessiva sulla singola linea di alimentazione. Questo sistema porta a far si che non ci siano sovraccarichi dell’alimentatore, che potrebbero causare danni anche alla rete elettrica. Questa protezione è richiesta dallo standard di produzione ATX12V. E’ una protezione molto importante, che possiamo trovare d’altronde persino nei contatori delle nostre abitazioni; basa il proprio funzionamento su uno strumento chiamato “Circuit Breaker”, che è la moderna evoluzione dei fusibili, su piccola e larga scala. I padri ispiratori sono stati Joseph Henry ed un certo sconosciuto ‘’Michael Faraday’’ (uno dei pionieri nel campo dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo), anche se poi venne brevettato per la prima volta da Thomas Edison nel 1879 ( anche se poi lui stesso, commercialmente, utilizzò il sistema dei fusibili ); i moderni sistemi invece traggono origine dal progetto dell’ingegnere tedesco Hugo Stotz. Il “National Electrical Safety Code®” riporta la seguente dicitura: “any current in excess of the rated current of equipment or the ampacity of a conductor. It may result from overload, short circuit, or ground fault (Article 100-definitions)”.

 

“OPP” – Chiamata comunemente Overload Protection oppure Over Power Protection, si intende il meccanismo di protezione contro il sovraccarico dell'alimentatore (senza il limite per le singole rail). In sostanza spegne l’alimentatore qualora la tensione dovesse andare fuori specifica per un tempo superiore ad 80ms, grazie ad un circuit breaker (o peggio un fusibile) che agisce in base alla tipologia di OPP utilizzata ovvero istantanea oppure a tempo (TOC). E’ definita quindi come un carico di corrente che eccede un dato ammontare a causa di un evento inatteso, appunto quindi il sovraccarico. In una buona parte dei casi l’alimentatore dovrebbe, e si usa il condizionale, attivare questa protezione qualora fosse necessario, ma dato che in linea teorica potrebbe essere attivata anche solo tramite la semplice transizione tra stato attivo e stato di riposto, viene attivata solo dopo un certo lasso di tempo, per discerne tra situazioni transienti oppure derivanti da un sovraccarico propriamente detto.

 

“OTP” – La protezione da sovra-temperatura ovviamente agisce contro il riscaldamento dell’unità, ed è una specifica richiesta nella normativa ‘’12V’’. L’ Over Temperature Protection è anche spesso associata a OLP(OverLoadProtection/OverPowerProtection). A tal fine vengono utilizzati sensori chiamati termistori, applicati sia sul PCB che su dissipatori passivi in alluminio.

 

“OVP” – L’ Over Voltage Protection è un’altra delle specifiche richieste dalla normativa “12V” ed è un meccanismo che fondamentalmente protegge l’alimentatore, e conseguentemente il sistema annesso, da una tensione eccessiva su una determinata rail. Ciò accade per via di un malfunzionamento nel secondario, e quindi in questi casi è necessario abortire le operazioni per evitare danni strutturali, derivanti da una corrente eccessiva che fa aumentare sensibilmente la tensione sul singolo canale, che potrebbe andare oltre quella da specifica. E’ proprio qui che dovrebbe agire il controllo.

 

“SCP” - La Short Circuit Protection è una protezione contro i cosiddetti corto-circuiti, e quando ne viene rilevato uno viene immediatamente interrotta l'alimentazione all’unità. Questa è una delle protezioni più diffuse negli SMPS.

 

“UPV” – Questa è invece l’ Under Voltage Protection, che al contrario protegge da una bassa tensione sulle linee di uscita. Si è visto, con frequenza molto minore, che sebbene basse tensioni non riescano a danneggiare i componenti dell’alimentatore, sarebbe possibile invece che possano pregiudicarne la stabilità. Come è possibile osservare dal grafico, tramite l’analisi mediante un oscilloscopio, grazie all’ausilio di uno specifico circuito di protezione è possibile limitare di molto la stabilità di una determinata rail. Nella prima situazione possiamo osservare il repentino aumento della corrente nel finale, nella seconda invece il conseguente abbassamento di tensione senza un circuito UVP, mentre infine nella terza il comportamento qualora fosse presente. Questo circuito permette di non andare sotto i 5mV, grazie ad un supplemento di voltaggio addizionale qualora si dovesse scendere sotto questa soglia.

 

“SIP” - Oltre a queste è presente la protezione SIP ovvero la “Surge&Inrush Current” protection. Quando un dispositivo elettrico si accende per la prima volta c’è un picco di corrente in entrata, istantaneo. Questo porta alla necessità, da parte dei circuiti di protezione OCP, di reagire immediatamente per sovraccaricare o cortocicuitare, ma non interrompere il circuito quando la corrente, generalmente inoffensiva, fluisce. Questa protezione è possibile tramite l’adozione di dispositivi contenenti ossidi di metallo ceramici, capaci di sopprimere larghe correnti in entrata.

Riassumendo 6/7 totali ! Un numero finalmente elevatissimo.

 


 

FSP 1200W Gold, analisi Pt.4

 

Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

 

Si è scelto di adottare una ventola del produttore Power Logic, precisamente la PLA13525S12H, avente queste caratteristiche: DC12V, 0.56A, 117CFM massimo ed un bearing della tipologia HDB, quindi silenzioso e durevole. La conformazione è classica a 7 pale ed il colore è nero. L’alimentatore è silenzioso fino al 40% circa del carico, dopo questo valore si comincia a sentire ma diventerà problematica solo a valori prossimi al 100%, che comunque rappresentano una situazione difficilmente raggiungibile in un normale utilizzo. Possiamo quindi promuovere l’alimentatore sotto questo punto di vista dato che in molti casi, qualora ci fosse del fonoassorbente all’interno del cabinet, potrebbe addirittura non essere distinguibile dal resto del sistema. Data l’assenza di un simulatore di carico dedicato, purtroppo non possiamo fornirvi misurazioni dirette, anche perché la rumorosità del sistema di test era molto superiore a quella dell’alimentatore. Comunque sia la rumorosità non sarà una peculiarità di questo modello, perlomeno entro gli 800W.

 

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E’ necessario montare l’alimentatore alla solita maniera, ovvero con le fessure di ventilazione rivolte verso il basso (per favorire l’espulsione posteriore ed evitare l’accumulo di polvere).

 

Linee da +12 V ed efficienza

 

FSP afferma che la Rail da +12V è caratterizzata da una combinata di circa 100A di corrente. Questo valore è impressionante ovviamente, anche se conforme al wattaggio totale e data la certificazione “Continua” del carico a 50 gradi centigradi non ci saranno problemi con configurazioni Dual o Triple-Gpu della tipologia GTX680 SLI o HD7970 in CF. L’efficienza dichiarata si attesta a circa il 90%, come certificato da Ecova Plug Load Solutions, quindi è un ottimo modello per PC dal consumo elettrico elevato. Facciamo presente che ora però la certificazione tende al rialzo e ci sono molti modelli che possiedono la certificazione “Platinum”, però “Gold” rimane comunque un valore decisamente ottimo, e leggermente inferiore al massimo.

 

potenza

 

 

Lunghezza cavi e modularità

 

La lunghezza dei cavi è eccellente; i connettori di alimentazione della CPU da 4+4 PIN, oltre a quello da 8 PIN, raggiungono i 65cm; questo ci permetterà di installare l’alimentatore anche in basso, in cabinet XL-ATX, e senza il minimo problema per il cable routing. Una caratteristica del genere dovrebbe diventare lo standard di produzione ed è eccellente il fatto che FSP abbia dotato questo alimentatore di cavi tanto lunghi, in previsione del montaggio in cabinet di dimensioni esagerate. Consigliamo sempre di acquistare prolunghe, soprattutto per la 24 PIN ed il connettore di alimentazione da 8 PIN della scheda madre però in questo caso non ce ne sarà bisogno. Data la presenza di quattro connettori da 6+2, più moltissimi Molex e connettori di alimentazione SATA, sarà possibile alimentare un sistema dalla potenza impressionante. L’alimentatore è parzialmente modulare e lo sleeving risulta essere di eccellente fattura, per via della peculiare tipologia che prevede cavi piatti e molto resistenti.

 

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Riportiamo uno schema dei cavi in dotazione:

 

cavi

 

cavi 2

 

 

Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso ottimo e basso), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate.

In questo caso siamo dinanzi ad un prodotto che si attesta su livelli di assoluta eccellenza, non lasciando ombre o incertezze sull’utilizzo con sistemi dall’elevatissimo consumo energetico.

 


 

Metodologia di test

 

Abbiamo deciso di testare l’alimentatore installandolo in un nostro sistema di test per verificare il comportamento in un caso reale, quindi soffermandoci su diverse situazioni ipotetiche che troverete nel vostro sistema. Stiamo realizzando una procedura di test rigorosa, tramite un simulatore di carico dedicato, purtroppo al momento tale sistema di test non è ancora ultimato, quindi dobbiamo fare necessariamente una simulazione di carico tramite un Personal Computer, analizzando varie situazioni che ci permetteranno di verificare il consumo, l’efficienza, il PFC e la stabilità dei voltaggi. Verranno anche fatti una serie di test per quanto concerne i bassi livelli di carico, al fine di verificarne l’efficienza; questo è particolarmente importante quando il PC è in IDLE con i sistemi di risparmio energetico attivati. Come software di test è stato utilizzato Prime95, per mandare sotto carico la CPU e FurMark invece per quanto riguarda la GPU. Le misurazioni in Volt sono state effettuate tramite l’analisi diretta grazie ad un multimetro professionale.  Sono stati rilevati i valori della tensione sulle varie linee verificandone la stabilità. Durante la prova, la temperatura ambientale è stata di circa 19 gradi centigradi.

 

Di seguito le specifiche della nostra piattaforma.

 

sistema prova

 

 

Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato l’alimentatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come strumentazione abbiamo utilizzato un multimetro per l’analisi dei voltaggi sulle tre rail e di un misuratore di potenza per determinare il carico assorbito alla presa ed il fattore di potenza. È stato utilizzato OCCT e FurMark a diverse risoluzioni, tali da consentire un utilizzo appropriato e parametrato della scheda video e del processore. Sono stati utilizzati diversi settaggi, alle seguenti frequenze di lavoro.

 

parametri

 

 

Appena comincia il test e già notiamo con estremo piacere un’elevatissima efficienza con un carico inferiore al 20% (10% circa) ed anche al 20% circa; il fatto che riesca a surclassare il Seasonic P-1000 Platinum la dice lunga sul comportamento a bassi carichi! Come si sale, la situazione si attesta a livelli molto elevati, complice però il picco di efficienza diverso, che quindi in questo caso non è comparabile tra i due alimentatori (per questo l’efficienza può sembrare migliore, comunque sia è molto elevata e di poco inferiore alla certificazione Platinum!). Negli ultimi test come vediamo riesce senza problemi a gestire una configurazione molto potente, tra le più impegnative per quanto riguarda i consumi elettrici. Nel prossimo capitolo osserveremo il comportamento nel dettaglio, analizzando la stabilità sotto carico sulle singole rail.

Nota: il numero del test è relativo ad una nostra tabella interna, che ci permette di confrontare i singoli modelli e derivarne la stabilità e l’efficienza. Di seguito le impostazioni di carico sotto Furmark:

 

 parametri furmark

 

 


 

Risultati del test  e rumorosità

 

In questo capitolo prenderemo in esame alcuni dei fattori fondamentali per un alimentatore, l’efficienza e la stabilità sul canale dei 12V, quindi tutto ciò che riguarda la stabilità delle tensioni per la scheda madre, la CPU ed infine la scheda grafica. Al fine di darvi un giudizio complessivo migliore, anche riguardo l’efficienza dell’unità, vi riportiamo anche il test effettuato dall’azienda Plug Load Solutions, test che ne ha permesso la certificazione 80 plus presso l’organizzazione 80plus.org, ente che certifica tutti gli alimentatori immessi nel mercato.

 

 

voltaggio

 

 

NOTA: facciamo presente che comunque le misurazioni di consumo sono indicative e sebbene siano presenti, la misurazione da prendere come parametro di riferimento è quella di Ecova Plug Load Solutions. Durante i test di carico se non si utilizza un simulatore, purtroppo non è possibile certificare il carico in A. Stesso dicasi per le misurazioni di temperatura, che dovrebbero essere condotte in un Hot-Box dedicato allo scopo, che purtroppo non è in nostro possesso (anche perché se fosse stato presente non sarebbe stato utilizzabile, data la procedura utilizzata).

Abbiamo testato l’FSP Aurum 1200W Gold fino a 1055W dalla presa, che corrispondono circa all’80% del totale consentito. Fino a questa soglia, limite per la piattaforma di test (nel prossimo futuro si cercherà di spingersi oltre), l’alimentatore non ha mostrato segni di cedimento, risultando anche più silenzioso rispetto al modello recensito dalla nostra redazione mesi fa. Al variare del carico tutti i valori di tensione rispettano lo standard ATX, che impone tensioni stabili nel range di +/- 5% (0.6V per la linea a 12V) e la stabilità operativa della rail da +12V si è attestata su livelli decisamente elevati. Per quanto riguarda le rail minori, la +5VSB è l’unica che sembra essere leggermente sottotono, ma nulla di sostanziale comunque; non è affatto un problema, dato lo scarto irrisorio rispetto al massimo consentito da specifica ATX. La dissipazione risulta molto valida dato il consumo del sistema e non sono presenti rumori derivanti da condensatori fischianti. Promosso a pieni voti.

 


 

Conclusioni

 

oro  performance  design

 

Prestazioni 4,5 stelle Gold, a basso carico elevatissima
Prezzo 4,5 stelle Bilanciato
Design 4,5 stelle

Eccellente, anche nella scocca e nei cavi

Layout Interno  4,5 stelle Migliore dell’FSP Aurum 750W, ottime componenti
Bundle 4,5 stelle Ottimo e completo
Ventola 4,5 stelle Buon modello, comprende anche due connettori per ventole
Montaggio 4,5 stelle Eccellente, peccato per la modularità parziale
Complessivo 4,5 stelle

 

fsp-aurum-pro2

 

FSP è un produttore con una notevolissima esperienza nel settore degli SMSP, essendo addirittura un produttore e non un fornitore come molti altri brand. L'Aurum Pro si è dimostrato un prodotto equilibrato sotto tutti gli aspetti. Abbiamo anticipato questa caratteristica nel titolo: la sezione aurea ci riconda infatti  questo equilibrio, frutto di una attenta progettazione  che ha reso questo prodotto tutto sommato perfetto, senza eccessi. L’alimentatore in questione presenta tutta una serie di caratteristiche moderne, tra cui una gestione Single Rail, una ventola dal diametro particolarmente elevato, un funzionamento silenzioso ed un’ottima dissipazione termica, unita ad una elevata efficienza e ad un’ottima stabilità. Come protezioni troviamo il Chip FSP MIA proprietario ed il telaio, assieme ad alcuni dettagli strutturali, sono stati curati al massimo. E’ un modello di fascia altissima e basta guardarlo immediatamente per comprendere che si è cercato di dare il massimo, riuscendo nell’impresa. La stabilità è ottima, le features avanzate, la rumorosità buona e l’efficienza molto elevata.

 

INTRO 2

 

In breve permetterà il funzionamento di configurazioni molto potenti nella più completa stabilità. Le numerose certificazioni, quali ad esempio la “Nvidia SLI” e la “AMD Crossfire” sono un vanto di questo modello e certificano la validità del prodotto con modelli di schede grafiche impegnative, e tutto tranne che green-oriented.  Il prezzo di acquisto è di circa 240 euro IVA compresa, quindi grossomodo in linea con la concorrenza. C’è da dire però che rispetto ad altri modelli Gold e Platinum presenta un’efficienza a bassi carichi fantastica, ed è un deciso punto a favore dell’unità perché permetterà livelli molto simili ad alimentatori della fascia più alta, sebbene comunque il margine sia davvero molto ristretto. La disponibilità è immediata ed è un modello acquistabile ad occhi chiusi. 

 

Punti di forza

  • prestazioni elevatissime
  • silenziosità operativa elevata
  • connettori piatti con un eccellente termorestringente
  • estetica al top
  • finitura esterna antigraffio proprietaria
  • ottima ventola in dotazione
  • elevato numero di protezioni
  • efficienza Gold !
  • efficienza a bassi carichi elevatissima
  • ha pochissimo da invidiare ad unità dotate di certificazione Platinum
  • cavi in dotazione molto lunghi
  • amperaggio sulla +12 pari a 100A, single rail
  • stabilità ottima nel complesso

 

Contro

  • difficile trovarne. Forse la parziale modularità ed un minimo la stabilità sulla +5VSB, per il resto tanto di cappello !

 

Si ringrazia FSP per il prodotto fornitoci in test

Trinca Matteo

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