Ciao Mondo 3!

Antec-Earth-Watts-Platinum-EA-650-Power-Supply-PSUDopo aver analizzato l’alimentatore Antec HCG-520M ed il modello HCP-850, oggi verrà esaminato il modello EA-650 Platinum, dotato della prestigiosa certificazione 80Plus Platinum. La tipologia purtroppo non è modulare, ma è un eccellente candidato per sistemi potenti ed efficienti, ma soprattutto silenziosi e di qualità.

 

 

 

Antec è uno dei leader mondiali nel settore delle componenti ad elevate prestazioni del computer e degli accessori per il gaming. Fondata nel 1986, Antec è considerata un pioniere nel settore ed ha mantenuto la sua posizione di leader e di fornitore internazionale di prodotti silenziosi, efficienti ed innovativi. Antec ha ottenuto grandi successi nel canale della distribuzione, rispondendo alle esigenze di qualità di attenti costruttori di sistemi, VAR ed integratori.

L’offerta di Antec comprende un'ampia gamma di prodotti, ma per quanto riguarda gli alimentatori, rispetto al passato, spicca la nuova serie Earthwatt, assieme alla High Current, che è suddivisa in “Pro” e “Gamer”, di cui vi abbiamo presentato recentemente due “esponenti”. Antec propone anche la famiglia di componenti multimediali “VERIS”, progettati per il mercato PC home theater. Oltre ad ottimi cabinet come il pluripremiato Antec Nine Hundred (e l’ultimo Eleven Hundred), offre anche una linea di accessori per computer composta da diversi prodotti originali, tra cui ventole LED brevettate e soluzioni di raffreddamento per notebook.

Antec ha sede a Fremont, California, con degli uffici a Rotterdam, nei Paesi Bassi, così come nel Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, Cina e Taiwan. I prodotti dell'azienda sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo. Visitate il sito www.antec.com per ulteriori informazioni.

 

intro

 

Vi mostriamo la presentazione dell’Earthwatt 650 realizzata da Antec stessa:

La serie di alimentatori Earthwatts Platinum è una delle più efficienti mai realizzate. Con una certificazione 80 PLUS® PLATINUM, il livello più alto d'efficienza per un alimentatore, questi alimentatori raggiungono fino al 93% d'efficienza fornendo risparmi energetici inauditi per tutti gli altri alimentatori. Utilizzando un EA-650 Platinum potresti avere un risparmio sulla bolletta elettrica fino al 25%. Con una garanzia di qualità Antec di 3 anni, una ventola DBB da 120mm ipersilenziosa controllata da il rinnovato Thermal Manager esclusivo di Antec e il CircuitShield™ che vanta 7 livelli di protezione di tipo industriale, l'EA-650 Platinum rappresenta la migliore scelta disponibile sul mercato. Ottieni tutta la potenza che desideri, risparmia soldi sulla bolletta e proteggi l'ambiente con un EA-650 Platinum!

 

Elenchiamo le caratteristiche tecniche di punta:

  • Efficienza elevata, circa il 93%, certificata da Ecova Plug Load Solutions
  • Modelli da 550 a 650W per la serie Earthwatt
  • Cavi sleevati
  • Rispetta le normative ATX 12V Rev 2.3
  • 650 Watt di Potenza reale e continua, garantiti da ANTEC
  • Certificazione 80 PLUS PLATINUMAQ3, Garanzia di qualità ANTEC di 3 anni AQ3, Servizio d'assistenza globale 24/7
  • 120 mm DBB Silence, ventola per silenziosa da 120mm Double Ball Bearing (con doppi cuscinetti a sfera) d'ottima qualità e durata
  • Controllo termico evoluto della ventola a basso voltaggio per una gestione ottimale del calore e della rumorosità
  • Due Rail ad alta tensione da +12V per carichi elevati e per una grande compatibilità con potenti schede grafiche
  • Multi PCI-E, 2 connettori PCI-E per gestire GPU multiple
  • CircuitShield: protezione da sovra-corrente (OCP), protezione da sovratensione (OVP), protezione da calo di tensione (UVP), protezione da cortocircuito (SCP), protezione da sovralimentazione (OPP), protezione sul transitorio di accensione (SIP), operazione senza carico (NLO) & protezione danni dalle cadute di tensione (BOP)
  • Robusti Condensatori Giapponesi ad alte performance che assicurano una ottima stabilità e regolarità alla corrente

 

Vi mostriamo anche l’intera gamma di alimentatori Antec:

 

Riportiamo il link alla casa costruttrice:

http://www.antec.com/

 


 

 

Specifiche Tecniche e Datasheets

 

Ecco qui l’elenco delle specifiche tecniche dettagliate:

 

specifiche1

 

specifiche2

 

 
 
 
 

Riportiamo il link al manuale:

http://www.antec.com/pdf/manuals/antec_ea-650_platinum_manual_it_v1_0.pdf

 


 

Confezione e bundle

 

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La confezione esterna è di medie dimensioni ma è molto curata e risaltano immediatamente all’occhio le principali caratteristiche del modello. Le informazioni sono riportate in 5 lingue tra cui è presente l’italiano.

 

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L’interno si contraddistingue per un imballo riciclato a due componenti laterali, similmente alle soluzioni Sapphire e questo è un punto a favore perché denota certamente l’attenzione per i problemi di riciclaggio dei materiali nel mercato dell’High Tech. La disposizione dei componenti, sebbene sia molto spartana, non porterà a graffi o danni strutturali dell’alimentatore stesso, che è inserito in una bustina di plastica.

All’interno della confezione troveremo una dotazione standard:

  • l’alimentatore
  • manuale utente, ridotto all’osso
  • cavo di alimentazione dedicato CA
  • due fascette di cablaggio Antec
  • quattro viti M3 per l’installazione

 

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Alleghiamo le foto del manuale, multilingua ma non molto curato, se prendiamo come termine di paragone altre marche:

 

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ANTEC EA-650Platinum, analisi Pt.1

 

Antec dichiara un’efficienza pari o superiore al 93% al 50% di carico per l’Earthwatts 650 Platinum, oltre alla famosa certificazione Ecova 80 Plus precedentemente menzionata. Per quanto concerne i benefici dell’efficienza energetica sappiate che ci sarà un consumo minore, e quindi un costo minore della bolletta elettrica alla fine del mese, poi un’operatività più silenziosa dovuta al minore calore generato ed infine la consapevolezza di avere un prodotto decisamente più rispettoso delle problematiche ambientali inerenti allo spreco di energia elettrica. In questo caso, se fosse confermata l’efficienza del 93%, saremmo dinanzi ad un prodotto che rappresenta lo stato dell’arte nel settore. Procediamo dunque all’analisi, prima dell’esterno e poi dell’interno.

 

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Analisi dell’esterno

 

Il design esterno, sebbene presenti un layout standard, è buono. La ventola, protetta da una griglia superiore a nido d’ape, presenta un diametro di 120mm mentre nella parte anteriore sono posizionate le uscite non modulari dell’unità. Non presenta particolarità degne di menzione, se non un grande sticker laterale con le specifiche tecniche dell’unità. L’alimentatore inoltre non riporta nessuna dicitura del tipo “BURN IN OK” oppure il test di massa “HI POT” ed “ATE”, però non rappresenta un problema. La verniciatura è buona e non sono presenti sbavature od imperfezioni. Non essendo modulare, tutte le uscite sono già cablate e preinstallate.

 

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Lateralmente, in alto, c’è uno sticker che segnala la perdita della garanzia della casa produttrice qualora dovesse essere rimosso o forato, per permettere lo smontaggio della scocca, cosa presente nella quasi totalità degli alimentatori attualmente in commercio. Posteriormente sono presenti invece le classiche fessure d’aerazione, esagonali a nido d’ape assieme all’ingresso IEC della corrente, dove troviamo un posizionamento classico del pulsante di accensione; quest’ultimo è di dimensioni standard.

 

Meccanismi di dissipazione, ventola e rumorosità

 

Si è scelto di adottare una ventola del produttore YaLn (Yateloon), precisamente la D12BH-12, avente queste caratteristiche: DC12V, 0.30A ed un bearing utilizzante cuscinetti. In linea teorica è da 2300RPM ed 89CFM con un dBA teorico di 41, però è termoregolata quindi opererà per la maggior parte del tempo a bassissimi regimi. La conformazione è classica a 7 pale ed il colore è nero. Le pale delle ventole sono assolutamente standard quindi non c’è nulla da segnalare. E’ un modello generico, ma di qualità soddisfacente dato l’ottimo produttore. L’alimentatore risulta silenzioso, anche se però il produttore non riporta nessuna informazione dettagliata, con annesse misurazioni fonometriche. Data l’assenza di un simulatore di carico dedicato, purtroppo non possiamo fornirvi misurazioni dirette, anche perché la rumorosità del sistema di test è molto superiore a quella dell’alimentatore. Comunque sia la rumorosità non sarà una peculiarità di questo modello quindi non preoccupatevi.

 

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Linee da +12 V ed efficienza

 

Antec afferma che sono presenti quattro rail da +30A, caratterizzate da un output massimo di corrente combinato di circa 54A. L’alimentatore è certificato Nvidia SLI quindi sarà perfettamente compatibile con un sistema potente e avido di corrente. Per sistemi SLI CF sconsigliamo però l’adozione di schede video con TDP maggiore di 150W. D’altra parte la presenza di due soli connettori PCI-E 6+2 pin, ne impedirebbe l’installazione senza l’ausilio di adattatori, evidente segno che l’Antec earthwatts Platinum non è stato progettato per questo scopo. In merito alla stabilità, il sample è stato in grado di superare i nostri test, anche se forse sarebbe stato lecito aspettarsi un comportamento leggermente migliore al massimo carico. Siamo probabilmente andati oltre alle specifiche dell’EA-650, quindi possiamo comunque ritenterci soddisfatti.

 

27 grande

 

Lunghezza cavi e modularità

 

La lunghezza dei cavi è nella media in quanto siamo nell’ordine dei 55cm. Consigliamo vivamente di acquistare prolunghe, soprattutto per la 24 PIN ed il connettore di alimentazione da 8 PIN della scheda madre, ma non a causa della lunghezza dei cavi, quanto per l’ovvia praticità durante il cablaggio finale del sistema. Data l’assenza della modularità, il cable routing certamente ne risentirà all’interno del case.

 

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Riportiamo alcune fotografie dei cavi in dotazione:

 

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ANTEC EA-650Platinum, analisi Pt.2

 

Ora procediamo invece all’analisi delle componenti interne.

 

ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato).

 

A prima vista notiamo subito che la topologia utilizzata non è una delle più blasonate e moderne, ma comunque permette di ottenere performance accettabili e di livello, entro determinati limiti di progettazione. Stiamo parlando della Active Clamp Reset Forward (ACRF). Tale topologia riesce ad ottenere buone prestazioni per carichi non troppo elevati, difficilmente la vedremo quindi in alimentatori di fascia alta. Questo comporta però che  ci sia la regolazione di gruppo nel secondario, quindi è prevedibile una buona stabilità dei voltaggi con i diversi test di carico, ma non ai livelli di altri modelli con topologie più avanzate ed inoltre, il comportamento dell’alimentatore con carichi di lavoro maggiori rispetto al valore nominale, tende a non essere eccelso. Precisiamo comunque che un alimentatore è consigliabile usarlo entro l’80% del carico massimo di lavoro, al fine di non stressare eccessivmaente le componenti onboard e favorire quindi un funzionamento più silenzioso dell’unità.

 

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Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario

 

Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC e  sono stati incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche, tra cui due condensatori ad Y nel ricettacolo frontale e nel PCB principale altri due, assieme a due condensatori ad X e due induttori toroidali,  ead un varistore (MOV, Metal Oxide Varistor) ovvero sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! Di solito questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.

 

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Nel primario è presente un solo condensatore elettrolitico CapXon, non giapponese quindi, avente le seguenti caratteristiche: 420V, 390μF, 85°C. I condensatori del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione, e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità, o alternativamente – per modelli meno potenti come in questo caso – vengono utilizzati singoli condensatori aventi anche 390μF.

 

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L’utilizzo di condensatori a 105°C è di solito un buon indizio per stimare la longevità delle componenti, ben maggiore rispetto ai condensatori certificati a 85°C. Come abbiamo detto, in questo caso ce n’è solamente uno, e sebbene presenti una buona capacità, le caratteristiche sono ormai lo standard di riferimento per modelli di fascia medio-bassa. Peccato, però evidentemente da qualche parte si doveva tirare la cinghia.

Anche in questo caso sono stati utilizzati dissipatori passivi con dimensioni contenute, similmente al modello HCP-850, per i Voltage Regulation Modules. E’ anche presente un termistore subito dopo il filtraggio dei transitori; molte componenti sono state incollate, e ciò ormai è diventato uno standard di montaggio perché questo metodo è necessario per la tipologia di produzione utilizzata, che consiste prima nel posizionamento delle componenti sul PCB inferiore, poi nella loro adesione al PCB stesso tramite l’adesivo termico ed infine l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore. La topologia utilizzata, come abbiamo detto è la ACRF e si basa sulla generazione dei +12V grazie a MOSFETs dedicati, a cui ne seguono altri che generano le altre rail per conversione DC-DC.

 

Trasformatore e secondario

 

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Nel secondario sono presenti due induttori toroidali quindi è evidente anche la regolazione di gruppo. Questo spiegherà infatti la presenza di una stabilità sottotono nell’ultimo test, che comunque ricordiamo essere di over-power. E’ presente anche un PCB modulare laterale che ospita un controller del primario ed è assente quindi il PCB verticale dedicato alle connessioni modulari dell’unità, assenti. In questa sezione però sono presenti, diversamente da primario, dei condensatori giapponesi di tre produttori diversi: Nippon Chemi-Con, CapXon e Rubycon, tutti certificati fono a 105°C e quindi di ottimo livello. Non si è risparmiato in questa delicata sezione.

 

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Ricapitolando la qualità di alcune componenti risulta mediocre, però l’assemblaggio è buono, sia del PCB principale e sia delle AIB (add-in-boards).

 


 

ANTEC EA-650Platinum, analisi Pt.3

 

Un alimentatore, per essere di ottima qualità, deve possedere un elevato numero di protezioni; analizziamo quali sono quelle principali e quali, tra queste, sono state utilizzate per questo modello Antec.

 

Meccanismi di protezione e PCB

 

Per l’alimentatore in questione non vengono riportate le protezioni. Vi starete chiedendo come mai, e possiamo assicurarvi che vale esattaemnte la stessa cosa anche per noi. Generalmente queste sono tutte le protezioni:

  • OCP, presente in questo caso
  • OPP, presente
  • OTP, non menzionata, ma presente
  • OVP, presente
  • SCP, presente
  • UVP, presente

 

Molti di voi però si staranno chiedendo cosa significano queste sigle, scopriamolo insieme:

 

“OCP”- L’Over Current Protection è un meccanismo che impedisce l’arrivo di una corrente eccessiva sulla singola linea di alimentazione. Questo sistema porta a far si che non ci siano sovraccarichi dell’alimentatore, che potrebbero causare danni anche alla rete elettrica. Questa protezione è richiesta dallo standard di produzione ATX12V. E’ una protezione molto importante, che possiamo trovare d’altronde persino nei contatori delle nostre abitazioni; basa il proprio funzionamento su uno strumento chiamato “Circuit Breaker”, che è la moderna evoluzione dei fusibili, su piccola e larga scala. I padri ispiratori sono stati Joseph Henry ed un certo sconosciuto ‘’Michael Faraday’’ (uno dei pionieri nel campo dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo), anche se poi venne brevettato per la prima volta da Thomas Edison nel 1879 ( anche se poi lui stesso, commercialmente, utilizzò il sistema dei fusibili ); i moderni sistemi invece traggono origine dal progetto dell’ingegnere tedesco Hugo Stotz. Il “National Electrical Safety Code®” riporta la seguente dicitura: “any current in excess of the rated current of equipment or the ampacity of a conductor. It may result from overload, short circuit, or ground fault (Article 100-definitions)”.

 

“OPP” – Chiamata comunemente Overload Protection oppure Over Power Protection, si intende il meccanismo di protezione contro il sovraccarico dell'alimentatore (senza il limite per le singole rail). In sostanza spegne l’alimentatore qualora la tensione dovesse andare fuori specifica per un tempo superiore ad 80ms, grazie ad un circuit breaker (o peggio un fusibile) che agisce in base alla tipologia di OPP utilizzata ovvero istantanea oppure a tempo (TOC). E’ definita quindi come un carico di corrente che eccede un dato ammontare a causa di un evento inatteso, appunto quindi il sovraccarico. In una buona parte dei casi l’alimentatore dovrebbe, e si usa il condizionale, attivare questa protezione qualora fosse necessario, ma dato che in linea teorica potrebbe essere attivata anche solo tramite la semplice transizione tra stato attivo e stato di riposto, viene attivata solo dopo un certo lasso di tempo, per discerne tra situazioni transienti oppure derivanti da un sovraccarico propriamente detto.

 

“OTP” – La protezione da sovra-temperatura ovviamente agisce contro il riscaldamento dell’unità, ed è una specifica richiesta nella normativa ‘’12V’’. L’ Over Temperature Protection è anche spesso associata a OLP(OverLoadProtection/OverPowerProtection). A tal fine vengono utilizzati sensori chiamati termistori, applicati sia sul PCB che su dissipatori passivi in alluminio.

 

“OVP” – L’ Over Voltage Protection è un’altra delle specifiche richieste dalla normativa “12V” ed è un meccanismo che fondamentalmente protegge l’alimentatore, e conseguentemente il sistema annesso, da una tensione eccessiva su una determinata rail. Ciò accade per via di un malfunzionamento nel secondario, e quindi in questi casi è necessario abortire le operazioni per evitare danni strutturali, derivanti da una corrente eccessiva che fa aumentare sensibilmente la tensione sul singolo canale, che potrebbe andare oltre quella da specifica. E’ proprio qui che dovrebbe agire il controllo.

 

“SCP” - La Short Circuit Protection è una protezione contro i cosiddetti corto-circuiti, e quando ne viene rilevato uno viene immediatamente interrotta l'alimentazione all’unità. Questa è una delle protezioni più diffuse negli SMPS.

 

“UPV” – Questa è invece l’ Under Voltage Protection, che al contrario protegge da una bassa tensione sulle linee di uscita. Si è visto, con frequenza molto minore, che sebbene basse tensioni non riescano a danneggiare i componenti dell’alimentatore, sarebbe possibile invece che possano pregiudicarne la stabilità. Come è possibile osservare dal grafico, tramite l’analisi mediante un oscilloscopio, grazie all’ausilio di uno specifico circuito di protezione è possibile limitare di molto la stabilità di una determinata rail. Nella prima situazione possiamo osservare il repentino aumento della corrente nel finale, nella seconda invece il conseguente abbassamento di tensione senza un circuito UVP, mentre infine nella terza il comportamento qualora fosse presente. Questo circuito permette di non andare sotto i 5mV, grazie ad un supplemento di voltaggio addizionale qualora si dovesse scendere sotto questa soglia.

 

Oltre a queste protezioni, include anche le seguenti:

  • Surge & Inrush Protecion (SIP)
  • No Load Operation (NLO)

 

Brown-Out Protection (BOP)

 

La prima (SIP) permette di proteggere l’alimentatore da picchi di tensione o corrente generati dall’accensione di dispositivi all’interno della casa. La terza (BOP) protegge invece l’alimentatore da cali di tensione sulla linea AC. Infine la seconda caratteristica fa riferimento alla capacità di operare anche senza carico.

Che dire, fantastico!  Le protezioni, negli alimentatori moderni, sono necessarie e rappresentano il simbolo della cura, sia nella progettazione che nella meccanica di contenimento dei costi di produzione, che in questo caso non sono state oggetto di decurtazioni.

Ora una domanda: quali sono le caratteristiche tecniche più importanti che vi porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece di un altro? Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore, in questo caso molto basso), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario l’alimentatore è una parte fondamentale, che vi permetterà appunto di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate. In questo caso siamo dinanzi ad un prodotto che ci ha convinto per quanto riguarda un utilizzo non eccessivo, come vedremo nella sessione di test, ma che invece per un utilizzo moderato si presta ad essere un ottimo candidato nell’assemblaggio di soluzioni aventi una singola scheda grafica e componenti overcloccate.

 


 

Metodologia di test e rumorosità

 

Abbiamo deciso di testare l’alimentatore installandolo in un nostro sistema di test per verificare il comportamento in un caso reale, quindi soffermandoci su diverse situazioni ipotetiche che troverete nel vostro sistema. Stiamo realizzando una procedura di test rigorosa, tramite un simulatore di carico dedicato, purtroppo al momento ancora tale sistema di test non è ancora ultimato, quindi dobbiamo fare necessariamente una simulazione di carico tramite un Personal Computer, analizzando varie situazioni che ci permetteranno di verificare il consumo, l’efficienza, il PFC e la stabilità dei voltaggi. Verranno anche fatti una serie di test per quanto concerne i bassi livelli di carico, al fine di verificarne l’efficienza; questo è particolarmente importante quando il PC è in IDLE con i sistemi di risparmio energetico attivati. Come software di test è stato utilizzato prime95, per mandare sotto carico la CPU e furmark invece per quanto riguarda la GPU. Le misurazioni in Volt sono state effettuate tramite l’analisi diretta grazie ad un multimetro professionale.  Sono stati rilevati i valori della tensione sulle varie linee verificandone la stabilità. La temperatura ambientale è stata di circa 29 gradi centigradi al momento del test.

 

Di seguito le specifiche della nostra piattaforma.

 
 
sistema di prova

 

Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato l’alimentatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come strumentazione abbiamo utilizzato un multimetro per l’analisi dei voltaggi sulle tre rail e di un misuratore di potenza per determinare il carico assorbito alla presa ed il fattore di potenza. E’ stato utilizzato OCCT e furmark a diverse risoluzioni, tali da consentire un utilizzo appropriato e parametrato della scheda video e del processore. Sono stati utilizzati diversi settaggi, alle seguenti frequenze di lavoro:

 

parametri

 

Nota: il numero del test è relativo ad una nostra tabella interna, che ci permette di confrontare i singoli modelli e derivarne la stabilità e l’efficienza.

 

Rumorosità e temperatura

 

La rumorosità è molto contenuta e quindi l’unità è silenziosa. Antec ha specificato che l’alimentatore è dotato di una regolazione tendente al silenzio, e d’altronde data la categoria di appartenenza non poteva essere altrimenti. La ventola è adatta sia al modello che al carico di lavoro e riesce a non mandare l’unità in overheating. Similmente agli altri Antec testati fin d’ora, non sono presenti rumori derivanti da condensatori fischianti. Le temperature non superano i 50 gradi quindi siamo entro il range di specifica dell’unità, anche se c’è da considerare l’assenza dell’hot-box e della camera di test specifica. Il test di temperatura è puramente indicativo del comportamento sotto carico.

 


 

Risultati del test

 

In questo capitolo prenderemo in esame alcuni dei fattori fondamentali per un alimentatore, l’efficienza e la stabilità sul canale dei 12V, quindi tutto ciò che riguarda la stabilità delle tensioni per la scheda madre, la CPU ed infine la scheda grafica. Al fine di darvi un giudizio complessivo migliore, anche riguardo l’efficienza dell’unità, vi riportiamo anche il test effettuato dall’azienda Plug Load Solutions, test che ne ha permesso la certificazione 80 plus presso l’organizzazione 80plus.org, ente che certifica tutti gli alimentatori immessi nel mercato.

 

regolazione

 

 

Nota: nella colonna “W di riferimento”, quest’ultimo è il Seasonic P1000 ovvero uno degli alimentatori migliori attualmente in commercio. L’Antec EA-650 Platinum si è comportato piuttosto bene. Facciamo presente che comunque le misurazioni di consumo sono indicative e sebbene siano presenti, la misurazione da prendere come parametro di riferimento è quella di Ecova Plug Load Solutions. Durante i test di carico se non si utilizza un simulatore, purtroppo non è possibile certificare il carico in A. La stabilità è apprezzabile.

 

Riportiamo anche il valore del Ripple, direttamente indicato da Antec stessa:

 

ripple

 

 


 

Conclusioni

 

oro

 

Efficienza  4,5 stelle - copia  Ottima 
Stabilità  4 stelle  Leggermente sottotono, regolazione di gruppo ma consigliamo di non andare in overpower, anche leggero 
Prezzo  4 stelle  Parametrato 
Design  4 stelle  Pulito ed ordinato, non modulare però (opinabile tutto sommato) 
Layout Interno  4 stelle  Design nella media, ma protezioni eccellenti ! Silenzioso 
Bundle  4 stelle  Adatto 
Ventola  4 stelle  Buon modello nel complesso, generico ma adatto allo scopo 
Complessivo  4 stelle 

 

 

Antec ci ha abituato, essendo uno dei leader nel settore ed uno dei produttori con più esperienza, a sfornare prodotti molto validi. In questa recensione abbiamo avuto a che fare con un modello particolare, in quanto sebbene abbia un’efficienza molto elevata, non è modulare, però ha la certificazione Nvidia SLI, ma al contempo ha una regolazione di gruppo sul secondario. Sono scelte singolari, altalenanti se vogliamo, ma comunque bilanciate anche dalla presenza di un numero di protezioni spettacolare, che certamente fa pendere la bilancia verso la fascia alta della votazione.

E’ un alimentatore silenzioso ed è consigliato a tutti coloro i quali vogliono un alimentatore valido ed efficiente, senza spenderci troppo. Il prezzo è circa 100 euro quindi in linea con la concorrenza.

 

PRO

  • efficienza elevata, anche se leggermente inferiore a modelli top di gamma della concorrenza, con carichi inferiori al 20%
  • silenzioso
  • 3 anni di garanzia
  • ottima qualità costruttiva

 

CONTRO

  • Componenti interne non eccellenti nel primario
  • Prestazioni leggermente sottotono in overpower leggero
  • Non modulare

 

  

Si ringrazia Antec per il prodotto fornitoci in test

Trinca Matteo

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