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Recensione Kingston Pc9600 KHX9600D2K2/2G - Presentazione delle Memorie 1/2

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Kingston PC9600 Le memorie che testeremo nella recensione fanno parte della serie KHX, acronimo che significa Kingston Hyper X, che nell’offerta del produttore americano identifica la serie di kit di memorie ad alte prestazioni, in contrapposizione alla value series che comprende le memorie meno pregiate proposte da Kingston.

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Presentazione delle memorie

Le memorie si presentano nel tipico blister  Kingston per le memorie di questa classe, che si presenta in maniera molto accattivante:

 

 

Le memorie si presentano nel classico colore blu metallizzato che caratterizza tutti i kit della serie Hyper X:

 

 

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Ciascun modulo di memoria è costruito con l’utilizzo di 8 chip per lato aventi densità 64Mbitx8 (8Gbit=1GB), e per questi moduli sono utilizzati dei chip DDR2 Micron D9GKX (B6-25E) che dopo un attento processo di selezione consentono di raggiungere i timings 5-5-5-15 a DDR2-1200 MHz ovvero PC 9600 con la tensione di alimentazione di 2,35 volt.

Il dato di targa che balza subito all’occhio è il generoso voltaggio di alimentazione che è ben al di sopra di quello indicato dallo standard JEDEC per le DDR2 (1.8 volt). Questo corrisponde ad una strategia mirata che tutte le maggiori case costruttrici stanno ormai adottando da tempo sui kit di RAM top di gamma, cioè quella dell’utilizzo dei chip di memoria più performanti, e di una selezione su tali dei chip per consentire di lavora tranquillamente con dei valori fuori specifica.

Come tutti i kit basati su IC Micron D9, anche questo kit di memorie migliora le proprie prestazioni all’aumentare del voltaggio. In passato si è visto come con dei kit aventi dati di targa pari a 2.2 volt, incrementando il voltaggio erogato fino a 2.4-2.5 volt, in uso giornaliero si potevano facilmente superare i dati di targa garantiti dal costruttore, impostando frequenze più elevate e timings più aggressivi. Con questo kit garantito dal costruttore a 2.45 volt si può aumentare il voltaggio erogato anche fino a 2.65 volt per ottenere delle prestazioni più spinte. Naturalmente questo pone un altro problema legato al fatto che la maggioranza delle schede madri non permette di erogare un’alimentazione così alta sulle RAM attestandosi su un valore medio di 2.4 volt. Quindi per un utilizzo da benchmark con questi kit di memorie è necessario avere delle schede madri con DDR2 volt-modding, oppure delle schede come le Asus Striker o Commando che consentano di superare addirittura i 3.0 volt di alimentazione sulle memorie. Per quanto detto prima questo chip (opportunamente raffreddato) incrementa ulteriormente le proprie prestazioni con voltaggi estremi.

I moduli sono equipaggiati da dissipatori blu in alluminio con clip di ritenzione e accoppiati tramite l' uso di un adesivo termico. Il PCB è a 6 strati usato dalla maggior parte dei produttori di RAM ad alte prestazioni.

 

 

 

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