Nella recensione del SilentPro-700M abbiamo accennato alla prestigiosa certificazione 80plus Silver ottenuta da CoolerMaster, per la prima volta su un alimentatore di elevata potenza. L'UCP 900W della nuova serie Ultimate, oggi recensito, è proprio il motivo di tale orgoglio da parte di questa rinomata azienda.
In un periodo in cui la richiesta di energia è in continua crescita e le risorse del pianeta non rinnovabili tendono a scarseggiare, l'evoluzione tecnologica non può non fare i conti con la necessità di contrastare questo fenomeno che sta diventando ormai poco sostenibile. La certificazione 80 plus da alcuni anni ha trovato particolare favore da parte dei produttori di alimentatori per pc che hanno fatto del risparmio energetico e dell'efficienza la propria bandiera. In elementi complessi come le PSU (Power Supply Unit), raggiungere alti livelli di efficienza, comporta uno sforzo tecnologico non indifferente, richiedendo notevoli “risorse umane” per la progettazione. Il CoolerMaster UCP (Ultimate Circuit Protection) 900W è la manifestazione di tale sforzo da parte di questa azienda.
Cenni sull'Azienda
CoolerMaster produce sin dal 1992 dissipatori per server e desktop per il mercato OEM. La Business Unit Prodotti Retail di CoolerMaster commercializza i suoi prodotti dal 2001. Con sede principale in Taiwan e varie sedi distaccate in tutto il mondo (USA, Brasile, Olanda, Germania, Cina, Giappone) CoolerMaster è ormai una multinazionale affermata. Tra i prodotti principali dell'azienda troviamo oggi un'ampia gamma di case, alimentatori, dissipatori e ventole.
Prodotto e Confezione
Già dalla confezione possiamo intuire la bontà del prodotto che stiamo per recensire. Oltre alle dimensioni piuttosto ingombranti della scatola e alle varie features, alcune innovative, mostrate sul retro della scatola, non possiamo fare a meno di notare un peso abbastanza elevato, che spesso è indice di un prodotto piuttosto complesso. Il fronte della scatola mostra invece unicamente una foto dell'alimentatore che però non mette in piena luce la speciale vernice antigraffio utilizzata per la serie Ultimate. Nella scatola troviamo un cd con i manuali, un foglietto illustrativo per l'installazione e, sotto il pannello in plastica, l'alimentatore vero e proprio con la grande mole di cavi in un ottimo involucro di gommapiuma “a prova di corriere”. Non mancano ovviamente il cavo di alimentazione e le viti per il fissaggio.
Unica pecca di questo alimentatore è probabilmente l'assenza di cavi modulari. I cavi sono infatti piuttosto ingombranti e creerebbero un notevole fastidio in case di piccoli dimensioni, sia in fase di installazione, sia per una corretta areazione. Non possiamo fare a meno di notare però, che un alimentatore del genere si presta ad essere installato in un computer di fascia alta, dove l'utilizzo di un buon case spazioso si mostra come prerequisito principale. Una buona lunghezza dei cavi in questo caso (ma anche nel caso di un banchetto da bench) si rende molto utile.
Analizziamo ora i connettori presenti nell'UCP 900W: -1x Motherboard 24 pin (ormai in soluzione unica piuttosto che 20+4 pin) -2x Cpu +12v 4+4 pin (soluzione molto rara utile per sistemi multiprocessore) -4x Pci-express +12V 6pin -2x Pci express +12V 8pin (2 dei connettori 6 pin sono sullo stesso cavo degli 8 pin) -5x molex 4pin per periferiche -1x floppy (sullo stesso cavo dei molex) -9x sata (su 3 cavi distinti)
Diversamente dal SilentPro i colori dei fili rispettano lo standard tradizionale.
Caratteristiche tecniche
-4 linee +12v Mentre nella serie SilentPro abbiamo trovato un'unica linea +12V qui ne troviamo ben 4 in modo da poter gestire in modo ottimale anche un tri-SLI. La potenza erogata combinata sulle varie linee è di ben 825W, che insieme alla potenza erogata sui +5V e i +3,3V permette di andare ben oltre i 900W sfiorando i 1080W come potenza di picco. Come già spiegato in altre recensioni e nella guida agli alimentatori (di cui consigliamo la lettura a chi non l'avesse già fatto), le 4 linee derivano internamente da una unica e solo la parte di protezione e filtraggio viene replicata su tutte le uscite. In realtà dalla linea +12v vengono derivate anche le uscite +5V e +3,3V tramite una trasformazione DC-DC. Nell'UCP 900W troviamo una linea da 25A, due da 22A e una da 20A che ci suggerisce di utilizzarle rispettivamente per le vga e per la cpu. Anche in questo caso l'alimentatore non rispetta la norma di sicurezza dell'ATX 2.2 che non permette di superare i 20A su un singolo connettore. Questo alimentatore è comunque certificato ATX v2.3 e ciò fa supporre che tale norma sia stata soppressa o resa meno rigida. La serie ultimate è inoltre certificata con l' EPS12V, standard che stabilisce alcune norme per piattaforme server.
-80plus silver (Efficienza e PFC attivo)
L'organizzazione 80plus certifica alimentatori e computer con efficienza maggiore dell'80% e fattore di potenza maggiore di 0.9 al 100% del carico. Il PFC attivo (Power Factor Correction) è dunque un prerequisito di tutti questi alimentatori. Ricordiamo che il fattore di potenza è una misura della potenza reattiva assorbita dalla rete elettrica, energia che non viene utilizzata per alimentare i dispositivi ma rimbalza tra i componenti induttivi e capacitivi. Tale energia in ambito domestico non costituisce un costo per l'utente poiché non viene conteggiata in bolletta, viene tuttavia erogata dal fornitore elettrico e costituisce pertanto un costo per la società e per l'ambiente. Per quanto riguarda l'efficienza invece, la percentuale esprime un rapporto tra la potenza (attiva) assorbita e quella effettivamente erogata al computer. La potenza non erogata al computer viene dissipata sotto forma di calore e quindi sprecata. In linea di principio quindi un alimentatore più efficiente scalda anche meno e necessita di una ventola meno rumorosa. Nel 2007 sono strati introdotti nuovi standard di certificazione per distinguere gli alimentatori particolarmente efficienti: 80plus bronze, silver e gold. Per quanto riguarda l'80plus silver è richiesta un'efficienza dell'85%, 88% e 85% rispettivamente con un carico del 20%, 50% e 100%. Più stringente anche la specifica del PF (Power Factor) che deve essere di 0.9 al 100% del carico. Come già detto il CoolerMaster UCP 900W è il primo, e attualmente unico, alimentatore con elevata potenza erogabile a rispettare tali specifiche. Due certificazioni silver sono state assegnate anche a degli Enermax che sono però ancora in fase di pre-produzione. Nessuno è invece riuscito ad ottenere l'ambita certificazione Gold. Si può ipotizzare infine che, proprio poiché l'efficienza tende a calare quando l'alimentatore è al limite delle sue capacità, CoolerMaster abbia deciso di dichiarare una potenza inferiori alle reali capacità dell'alimentatore in modo da ottenere, nei test al 100% del carico un'efficienza sufficientemente elevata da rientrare nelle specifiche 80plus silver. Questo tutto a vantaggio dell'utente che in realtà acquisterà un alimentatore dalle capacità ben più elevate, che probabilmente corrisponderanno alla potenza di picco (dichiarata essere di 1080W). Ciononostante sconsigliamo sempre di sfruttare l'alimentatore fino in fondo, pena una riduzione del tempo di vita dello stesso. (In tal caso comunque non è certo facile sfruttare una potenza di oltre 1000W !!!)
Protezioni dell'alimentatore
Prima di passare all'analisi dell'interno dell'alimentatore, parliamo di una delle caratteristiche che ha dato il nome a questa serie di CoolerMaster ovvero l'elevata bontà delle protezioni presenti. Troviamo ovviamente le consuete protezioni di corto circuito (Short Circuit Protection), sovra-tensione (Over Voltage Protection), sovra-corrente (Over Current Pritection) e sovraccarico (Over Power Protection). Oltre a queste sono presenti protezioni da sotto-tensione (Under Voltage Protection) e protezione da surriscaldamento (Over Temperature Protection). Infine l'alimentatore integra un particolare circuito di soft-start,che permette di eliminare i picchi di corrente che si generano all'avvio del computer.
Interno Abbiamo aperto l'alimentatore per cercare di carpire qualche caratteristica implementativa e per verificare le features mostrate nel retro della confezione.
Ad un primo sguardo non possiamo non notare l'ordine maniacale nel layout della scheda, aiutato senza dubbio dalle dimensioni maggiorate (in lunghezza) rispetto allo standard. I due dissipatori in alluminio sono disposti longitudinalmente in modo da non ostacolare il flusso d'aria attraverso i componenti. Attaccati ad esso possiamo notare i mosfet adibiti alla sezione di switching, solitamente i componenti più caldi dell'alimentatore.
Possiamo notare la presenza di un trasformatore principale per la linea dei +12V e due più piccoli, uno sul lato dell'alimentatore e l'altro su una schedina montata sulla scocca della PSU, per le linee dei 5v e dei 3,3
. Accanto al trasformatore principale troviamo 3 condensatori della giapponese Nippon-Chemicon, per il filtraggio di input (testati a 85°C). Nel secondario sono invece presenti condensatori allo stato solido, di rinomata longevità e raramente utilizzati negli alimentatori. Infine sono presenti tre schedine “piggy-back” montate sul PCB per la regolazione di ciascuna uscita dell'alimentatore, consentendo all'alimentatore di raggiungere una efficienza elevata sia sui +12V sia sui +5V e +3.3V.
Non è certamente facile testare alimentatori di questo calibro, e una strumentazione adeguata non è di certo alla portata della redazione. Abbiamo comunque sia voluto provare l'alimentatore con la configurazione di cui attualmente disponiamo.
Diventa tuttavia molto interessante analizzare i risultati dei test dell'EPRI effettuati per ottenere la certificazione 80plus, sicuramente più accurati e attendibili. Tali test sono riportati sul sito www.80plus.com per tutti gli alimentatori che hanno raggiunto le specifiche richieste. I test sono stati effettuati con un carico variabile in modo da ottenere una potenza in uscita pari al 20%, 50% e 100% della potenza erogabile dalla PSU. Per prima cosa viene mostrata un grafico dove viene comparato l'andamento della tensione e della corrente in ingresso al 50% del carico, la somiglianza delle due curve è indice della bontà del PFC. La tensione è ovviamente imposta dalla rete elettrica e nei test viene fornita priva di picchi e asperità,inoltre, essendo i test effettuati in America, ha un'ampiezza di 115V (rms) e frequenza di 60Hz. La corrente mostra un andamento molto liscio con una piccola asperità solo nell'attraversamento dello zero. La distorsione armonica è infatti solo del 5,97%. Dalla tabella si evince che il fattore di potenza è sempre maggiore dello 0.99. L'efficienza è di poco superiore alle esigenti specifiche “silver” mostrando comunque un interessante 86% al 20% del carico. Per quanto riguarda le tensioni in uscita sono tutte molto stabili e vicine a quelle nominali di 12V, 5V, 3,3V con un calo minimo in full load. Abbiamo misurato anche noi le tensioni sulla seguente configurazione, ottenendo risultati del tutto simili a quelli dell'EPRI:
Durante la prova l'alimentatore si è dimostrato molto silenzioso. La vernice antigraffio è robusta e resistente a possibili danneggiamenti dovuti a una normale installazione.
Conclusioni
Prestazioni :
Rapporto qualità/prezzo:
Complessivo :
Siamo di fronte a un prodotto davvero eccellente, caratterizzato da una notevole cura nella progettazione e nella realizzazione. Moltissimi pregi e forse l'unico difetto di non essere modulare, a cui molti utenti probabilmente non daranno molto peso, avendo sperabilmente un case di dimensioni adeguate. Il prezzo consigliato (il lancio ufficiale dovrebbe avvenire contemporaneamente alla pubblicazione di questa recensione) di circa 240 euro è abbastanza elevato. Siamo però sicuri che la bontà dei componenti utilizzati e il complesso studio effettuato giustifichino una spesa così consistente, senza contare ai risparmi che, in caso di utilizzo intenso e prolungato, può comportare sulla bolletta dell'energia elettrica.