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Recensione Cooler Master SilentPro 700M - Silenziosità

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intro.jpg Cooler Master lancia una nuova gamma di alimentatori, la SilentPro, caratterizzata da bassissime emissioni rumorose ma anche da prestazioni davvero eccellenti. Il modello recensito con potenza massima di 700W (864W di picco) ha una linea single rail +12V da 50A che strizza l'occhio agli overclockers.

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Silenziosità

CoolerMaster ha voluto curare particolarmente questo aspetto introducendo i gommini sui bordi dell'alimentatore. Sicuramente questa scelta non può che giovare alla riduzione delle vibrazioni e dei conseguenti rumori prodotti dall'interazione con il case. Piccolo appunto sul fissaggio poco curato di tali gommini, che tendono a staccarsi facilmente. Ovviamente non è affatto complicato rimetterli nella loro sede.
La ventola d 135mm è dotata di ben 11 pale, solitamente un numero così elevato  tende a far aumentare il rumore prodotto ma allo stesso tempo aumentano il flusso d'aria prodotto. I bassi regimi di rotazione (circa 1200 rpm a 9v) regolati a secondo del carico e del calore da smaltire permettono di mantenere livelli di rumorosità molto bassi, tanto da rendere l'alimentatore praticamente inudibile.

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Linea +12V da 50A

Sicuramente una delle caratteristiche che più ci ha sorpreso è la linea single rail da 50A. In altre recensioni avevamo fatto notare la tendenza dei produttori a creare più linee da +12v caratterizzate solitamente da una correte massima su ciascuna linea di 20A (e in tal senso erano da intendersi indipendenti, visto che in realtà internamente le linee derivano da una unica). In realtà questa caratteristica comune a molti alimentatori è dettata dalla norma ATX 2.2 che limita appunto la corrente su ciascun connettore a 20A, per evitare il surriscaldamento degli stessi. Questa norma cozza però con le esigenze degli overclockers e dei gamers più incalliti che spesso necessitano di una elevata potenza su una singola linea per alimentare la propria scheda video (solitamente la più esosa in termini energetici).
In questi ultimi mesi si è vista un'inversione di tendenza e più di un produttore ha scelto di non rispettare tale norma, eccedendo i limiti stabiliti. In realtà nel caso di questo alimentatore troviamo una certificazione ATX 2.3, di cui però non siamo riusciti a trovare informazioni a riguardo. Siamo propensi ad ipotizzare che quest'ultimo aggiornamento abbia eliminato tale norma diventata ormai piuttosto anacronistica.
Possiamo in ogni caso rassicurare gli utenti che questa caratteristica non costituisce in effetti alcun pericolo, e che gli alimentatori sono comunque certificati dalla Underwriters Laboratories che nei suoi accurati test evidentemente non ha mai constatato principi di incendio a causa di correnti troppo elevate sui +12V.

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Corsair

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