Ciao Mondo 3!


Abbiamo avuto l'onore di testare in anteprima italiana il nuovo Waterblock firmato Alphacool "HighFlow X2 Bold". Prestante è dir poco, questo wb promette ottimi risultati e perciò bando alle ciance e mettiamo all'opera!


 

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Struttura:

La confezione trasparente permette fin da subito di scorgere all'interno della scatola:
- HighFlow X2 Bold
- viti per il montaggio
- un tubetto di pasta termica


La struttura del waterblock è facilmente intuibile: costruito in rame e plexyglass,il wb si divide in 3 parti principali: una base, un pezzo metallico intermedio ed una componente curvilinea in plexyglass.

 

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Analisi Della Base:

Partiamo con l'analisi della base del wb.

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La base del waterblock è lappata specchio. La qualità della lucidatura è indiscutibile, ciò è sicuramente un grande pregio: come sappiamo, una superfice lappata a perfezione consente un contatto più aderente con il processore, favorendo notevolmente lo scambio termico tra le due superfici aderenti. La lappatura a specchio è sinonimo anche di grande qualità: non tutte le case produttrici di waterblock (specie quelle su scala mondiale) riescono a fornire un prodotto finito già "perfezionato" da lappatura.
Elemento innovativo e sorprendente è la cavità scavata nella parte interna della base del waterblock, che dà origine ad una delle due "camere d'acqua" presenti nel wb.

 

Tuttavia, volendo muovere un appunto, sarebbe forse stato più opportuno scegliere una base in rame più spessa, anche a discapito della "camera d'acqua": il fatto che la base sia poco spessa implica infatti che il calore si soffermi in prossimità del processore; se non si disponesse di una pompa altamente performante, l'acqua tenderebbe a sostare più a lungo nella camera d'acqua, provocando un rallentamento nella dissipazione del calore. Questo è un problema comune a tutti i wb e riguarda anche HighFlow X2 Bold poichè, data la sua base piuttosto sottile, se l'acqua non circolasse velocemente si correrebbe il rischio che la base si scaldi troppo, tanto da non smaltire il calore trasmesso dal processore.
Tuttavia,disponendo di una pompa di livello medio/alto, ciò si tramuta in un grande vantaggio perché permette una dissipazione più rapida ed efficace.
Altro elemento da non sottovalutare è la presenza di alcune piccole protuberanze in corrispondenza del centro della cavità della base del waterblock; guardando con attenzione, si nota come queste siano attraversate da piccoli “corridoi” per lo scorrimento dell'acqua, che, una volta surriscaldatasi, transiterà nella seconda camera d'acqua del waterblock.


Il Diffusore:

Passiamo ora alla analisi della parte intermedia che collega la base al coperchio del wb; particolare nella struttura, essa è un elemento fondamentale perchè permette il passaggio dell'acqua calda dalla base all'uscita del wb.
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Parte inferiore – a contatto con la base del wb

La forma ad "X" forellata non è un semplice ornamento estetico: la serie di forellini permette la risalita dell'acqua calda direttamente dal centro della base. Tale passaggio è favorito dal fatto che l'acqua calda tende a spostarsi verso l'alto: questa viene poi prontamente condotta (attraverso i forellini suddetti) nella seconda camera d'acqua, dove potrà essere smaltita in maniera più lenta. Non poteva mancare una guarnizione in gomma per delimitare lo spazio riservato al fluire dell'acqua ed impedirne delle perdite.

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Parte superiore – a contatto con il coperchio del wb

 




Il Coperchio:

L'ultima parte dell' HighFlow X2 Bold è il coperchio.

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Caratterizzato da due buchi filettati 1/4GAS per il collegamento dei raccordi, il coperchio in plexyglass è caratterizzato da una forma curvilinea. Senza dubbio trascurabili - per la loro discrezione - appaiono le incisioni di riferimento "IN" e "OUT" per la gestione dell'entrata e dell'uscita del liquido in e dal wb. E' infatti intuibile che il wb funzioni a senso unico: sbagliando il corretto verso di montaggio dei tubi (senza perciò rispettare le indicazioni IN e OUT) si potrebbe compromettere fortemente il funzionamento del wb, rendendolo inefficiente ed assai pericoloso per la nostra CPU.
Alle 4 estremità del coperchio dell'HighFlow X2 Bold corrispondono altrettanti fori per il fissaggio al socket (in questo caso 775); altri 4 fori sono necessari per il passaggio delle 4 viti che legano tra loro tutte le 3 parti principali del waterblock. Da un punto di vista prettamente estetico, il coperchio del wb conferisce a tale prodotto un aspetto decisamente accattivante (una volta fissato sulla mainboard, poi, l'effetto che si ottiene è davvero strabiliante!).
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Per concludere, è necessario soffermarsi sul sistema di connessione alla mainboard. Anche se non escludiamo versioni compatibili con socket 939 o AM2, siamo indotti a credere che l' HighFlow X2 Bold sia nato esclusivamente per CPU con socket 775, stante la presenza dei fori del coperchio, perfettamente corrispondenti a quelli di una mainboard con socket 775.
Ipotizziamo che se l'Alphacool avrà intenzione di immettere sul mercato il modello HighFlow X2 Bold per socket differenti dal 775, potrà cambiare il coperchio del wb oppure inserire un sistema di aggancio compatibili con altri socket.

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Configurazione e Test:

 

E’ l’ora dei test!
Dopo le dovute premesse possiamo ora verificare praticamente se la struttura e la composizione dell’ HighFlow X2 Bold siano performanti o meno.
Abbiamo infatti intenzione di sottoporre il sistema ad un Overclock del 50%, portando il processore E6600 a 3.60 GHz, in perfetta stabilità. Il banco di prova per l’ HighFlow X2 Bold consisterà nel garantire un ambiente di esercizio “fresco” alla CPU, in modo da evitare crash e malfunzionamenti.

Sistema di prova


Mainboard: EVGA 680i – bios P31
CPU: Intel Core 2 Duo E6600
RAM: 2 x 1 GB 800 MHz PATRIOT EXTREME PERFORMANCE 4-4-4-12 - 2T - 2.2v
VGA: Manli 8800GTS 320Mb
HDD: 120GB Maxtor SATA 1.5 Gb
SO: Windows XP Professional 32 bit
Cooling
Pompa: Laing dcc 1T 350@500 + OCLabs Plexyblock
Pasta termica: Artic Silver 5
Tubi: 12x17mm
Vaschetta: Flow Trap Evo
Radiatore: OClabs Extreme 2 + 2 Fan Aereo Cool 120mm

Grafici comparativi

Le rilevazioni sono state effettuate con il programma Thermal Analysis Tool di Intel, in grado di leggere le temperature direttamente dai sensori digitali dei core all’interno del processore. La temperatura esterna è stata invece ricavata dal tool nVidia Monitor, che ne rileva tramite un termometro analogico la temperatura esterna ( che tuttavia sconsigliamo di tener in gran conto, poiché molto spesso essa non corrisponde alla realtà, contrariamente alle temperature monitorate dai sensori digitali).


Sistema Standard
Un primo test riguarda la macchina lasciata con i settagli da bios a default, senza overclock né overvolt.

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Come sappiamo, un waterblock prestante non si esprime in modo ottimale alle frequenze standard per una tutta una serie motivi: uno fra tutti il fatto che l'intero l’impianto è influenzato dalla temperatura “ambiente” ed è quindi impossibile (dal punto di vista teorico) arrivare ad avere temperature più basse di quella ambientale. Il nostro wb si comporta bene, mantenendo la temperatura in Full Load dopo 1h di orthos sotto i 28°C per entrambi i core, un risultato davvero eccellente.
Overclock 3,60 GHz
Il processore è stato portato ad una frequenza di 3,60 GHz, con FSB a 1800MHz, moltiplicatore 8x, vCore di 1,52v e vFSB a 1,5v. Le ram sono state lasciate alle frequenze di default (800MHz 4-4-4-12 2,2v in Dual Channel). Il sistema è RockSolid.

 

A 3.60 GHz lo sforzo termico cui è sottoposto il processore è notevole: mantenere le temperature sotto i 60° in Full Load non è fattore comune a tutti i waterblock! Si tenga in conto che le temperature rilevate, sono state trascritte dopo circa 1h 50’ di test con Orthos (per quanto riguarda quelle in F.L.). Anche se può apparire strano, dopo un utilizzo di circa 9 ore, la temperatura dei core e del processore intero si abbassa di circa 3-4°C, poichè i test diventano meno pesanti ed il sistema di dissipazione si stabilizza su un livello costante anche dopo la quinta ora di stress con Orthos.
Sia in Idle che in Full Load le temperature non superano le soglie di pericolo e quindi il nostro sistema (se non fosse per il vCore a 1.52 v) sarebbe quasi perfetto per un “daily use”.

Conclusioni

 

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Prestazioni:

Rapporto qualità/prezzo:

Giudizio complessivo:

 

Siamo rimasti positivamente sorpresi dalla qualità del nuovo waterblock di casa Alphacool. Ancora una volta l’azienda tedesca ha saputo progettare un wb dalle alte prestazioni ed esteticamente accattivante.
Non conosciamo ancora il prezzo di mercato italiano, ma da una piccola ricerca fatta su siti inglesi e tedeschi, possiamo ipotizzare un costo di circa 60 euro.

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