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Samsung 850 EVO 1TB & 250GB, la riconferma di una serie - Samsung Magician Rapid Mode

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Samsung 850 EVO 1Ciao a tutti i lettori di Xtremehardware.com, dopo avere recensito l’ottimo Samsung 850 PRO la scorsa estate, Samsung riprova a confermarsi sul mercato introducendo dopo alcuni mesi la nuova gamma EVO per i suoi SSD. L’azienda coreana ci ha fatto recapitare presso la nostra redazione due SSD di questa nuova famiglia nei tagli di capacità 1TB e 250GB cosi da avere una visione più ampia delle loro potenzialità. Anche per i modelli EVO troviamo alcune tecnologie introdotte con la serie 850 PRO come ad esempio la dotazione di memorie V-NAND 3D, seppur in versione TLC, che assicurano comunque ottime prestazioni e un’ottima resistenza all’usura. Andiamo a vedere nei nostri test se questi nuovi SSD si posizionano alla pari con la precedente serie 850 PRO e con la concorrenza.

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Samsung Magician Rapid Mode

Il software proprietario Samsung SSD Magician è ottimo per tenere sotto controllo il proprio drive ed ottimizzarlo; il Samsung SSD Magician è migliorato molto con le ultime release. Nell'ultima versione, precisamente la 4.5, è possibile usufruire della funzione RAPID Mode per l’850 EVO, acronimo per Real-time Accelerated Processing of I/O Data, che era stata precedentemente introdotta con la versione del software 4.2.1 per gli SSD 840 EVO e riproposta con il software 4.4 beta per gli SSD 850 PRO. Anche se è possibile installare più SSD nello stesso PC, la funzione potrà essere attivata solo su un singolo SSD.

 

Samsung Magician 1  Samsung Magician 2

 

Il RAPID Mode, disponibile solo per i sistemi operativi Microsoft Windows 7 e 8 e con almeno 1GB di memoria RAM, permette di salvare momentaneamente i dati sui banchi di memoria RAM in modo da velocizzare enormemente le operazioni di lettura e scrittura. Nella nuova versione del Rapid Mode (2.0) la quantità di memoria di sistema massima utilizzata sarà di 4GB oppure il 25% se si hanno meno di 16GB di memoria. Nella precedente versione, la quantità di memoria massima utilizzata era di 1GB. Operando quindi da cache (metodologia non troppo dissimile dall’SSD Caching), i vantaggi saranno evidenti quando si utilizzeranno spesso gli stessi file da caricare e il sistema rifiuterà quelli troppo grandi.

Attivandola le prestazioni sono a dir poco stupefacenti come è facilmente riscontrabile dagli screen sottostanti per il modello da 250GB.

 

Anvil Rapid Mode  AS SSD Compression Benchmark Rapid Mode  AS SSD Copy Benchmark Rapid Mode  AS SSD Rapid Mode  ATTO Rapid Mode  CDM Rapid Mode

 

C’è anche l’altra faccia della medaglia. Il carico di lavoro su CPU e RAM ovviamente aumenta, ma, nell’uso quotidiano, non in modo così significativo da poter notare un calo prestazionale. Seppur molto efficiente, tale modalità può essere per certi versi rischiosa: essendo le RAM delle memorie volatili, nel caso in cui il PC si resettasse durante una scrittura, prima che la cache sia riversata sull’SSD, i dati verranno persi irrimediabilmente.

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