Ciao Mondo 3!

alphacool eisberg 240CPU 01Ciao a tutti amici di Xtremehardware.com! Oggi torneremo a parlare di impianti a liquido All in One e lo faremo andando a scoprire da vicino il nuovo Alphacool Eisberg 240, il primo AIO realizzato dalla casa tedesca, dopo aver collaborato a stretto giro con Cooler Master.

 

 

 

 

 

 

alphacool logo

 

La Alphacool, azienda tedesca, si è sempre distinta per la qualità dei suoi prodotti e per l’ampio catalogo ricco di soluzioni in grado di soddisfare sia l’utente più esigente, sia quello più attento al portafogli.
Negli ultimi anni Alphacool è salita alla ribalta in particolare nel settore dei radiatori; la serie NexXxoS infatti, con i suoi modelli ST30, XT45, UT60 e Monsta disponibili in praticamente tutti i formati esistenti ha ricevuto moltissimi award e ha riscontrato un grande e meritato successo tra i clienti. Ha poi ampliato la sua offerta con i fullcover “ibridi” della famiglia GPX e con molti altri prodotti come ventole e raccordi.

 

alphacool eisberg 240

 

Oggi andremo a parlare per la prima volta di un dissipatore All In One della casa tedesca, che tuttavia aveva collaborato qualche anno fa con Cooler Master per il modello Eisberg, del quale non a caso riporta il nome.

 


Alphacool Eisberg 240. Caratteristiche Tecniche e datasheets

L’ Alphacool Eisberg Complete water cooling è stato sviluppato in Germania da Alphacool sfruttando tutta la sua esperienza nel settore del liquid cooling. Il risultato è un impianto a liquido ad alta efficienza e con una lunga durata.

Punti di forza di questo kit sono sicuramente :

  • Waterblock in rame con tecnologia a microcanali, per aumentare la superficie di contatto con il liquido refrigerante.
  • Tecnologia “Jet-stream”, per aumentare la portata interna: il liquido è compresso all’interno dei microcanali del waterblock.
  • Pompa piccola ma potente con velocità regolabile grazie all’adattatore fornito in dotazione
  • Radiatore full copper (interamente in rame)
  • Ventole Alphacool Coolmove 2
  • Kit espandibile grazie ai collegamenti standard 1/4” e tubi 11/8
  • Installabile su tutti i socket sia Intel che AMD

 

Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche dei componenti.

 

parte 1   parte 2

 

 


Confezione e Bundle

L’Eisberg 240 ci viene recapitato in una solida confezione in cartone bianco, con un ampio adesivo colorato che mostra in foto il prodotto contenuto, nonché la sua denominazione.

 

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Apriamo la confezione e troviamo subito il manuale di istruzioni (colorato e redatto in inglese e in tedesco).

 

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Mettiamo da parte il manuale perché ci servirà in seguito; notiamo come il package sia protetto da un generoso strato di neoprene e una volta sollevato possiamo vedere il contenuto dell’Alphacool Eisberg 240 CPU nonché le due ventole Alphacool CoolMove ben inserite in una sagoma di cartone. Ottimo imballaggio non c’è che dire.

 

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Il bundle contiene:

  • Staffe per socket Intel
  • Staffe per socket AMD
  • Sistema di ritenzione per socket Intel LGA 775 – LGA 1155/56 e LGA 1366
  • Sistema di ritenzione per socket Intel LGA 2011
  • Sistema di ritenzione per socket AMD AM2 e AM3+
  • Pasta termica Alphacool
  • Cavo adattatore da 12V a 9V
  • Cavo adattatore da 12V a 7V

 

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E passiamo ora ad estrarre dalla sua confezione l’Alphacool Eisberg 240 CPU, contenuto in una busta di plastica con in evidenza un adesivo che riporta l’avvertenza di non utilizzare la pompa ad un voltaggio inferiore ai 5V, e di utilizzare quindi il cavo fornito in bundle.


Uno Sguardo da Vicino

L’Alphacool Eisberg 240 CPU ci ricorda immediatamente l’altro Eisberg marchiato Cooler Master; non poteva essere altrimenti visto che tale AIO uscito sotto il marchio CoolerMaster era stato realizzato in collaborazione con la tedesca Alphacool.
L’esperienza della casa teutonica nel campo del liquid-cooling ha permesso di utilizzare per questo AIO componentistica di alto livello e appartenente al mondo degli impianti a liquido custom.
Cosi come visto nel CM Eisberg, anche qui troviamo waterblock e pompa montati insieme dando vita ad un corpo unico di notevoli dimensioni. La pompa, infatti, è ben più grande e potente rispetto agli altri AIO ed è capace di sopportare agevolmente anche eventuali upgrade dell’impianto, cosa possibile (e caratteristica peculiare) in questo Eisberg 240 CPU.
Sia la pompa-waterblock che il radiatore hanno filettature G1/4”, ovvero lo standard per quanto riguarda il campo degli impianti a liquidi custom sui quali sono innestati raccordi a compressionee tubi di misura 11/8; potremo andare quindi a sostituire raccordi e tubi di questo AIO ed eventualmente aggiungere al loop altri radiatori o waterblocks.

 

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Cosi come detto a riguardo dello Swfitech H220-X, ci troviamo anche qui di fronte a un AIO “ibrido”, il cui schema costruttivo si può apprezzare in questo “esploso”.

 

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Il radiatore è un biventola 120mm spesso 30mm (è praticamente un Alphacool ST30 da 240) ed è costituito quasi interamente in rame. Solo i pannelli laterali sono in acciaio e le filettature in ottone. Per il resto, camere e alette sono in rame. Il radiatore ha due fori di ingresso-uscita del liquido filiettati G1/4”, presenta 16 fori Mm3 per installare le ventole (fino a un massimo di 4 in configurazione push-pull) ed è stato testato e garantito per funzionare fino ad un massimo di 1.5bar di pressione.

 

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La verniciatura è realizzata molto bene, il corpo del radiatore non presenta alcun tipo di imperfezione. Sulle alette è meno “invasiva” per non limitarne la capacità dissipante ed è infatti facile notare in controluce il colore “rame” reale delle alette, nonché la loro non proprio perfetta spaziatura (abbiamo misurato un FPI di 16-18). 

 

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Sottolineiamo come sia presente un profilo “screw-protector” sotto ai fori M3 per evitare di andare a forare. il radiatore (danneggiandolo così irreparabilmente) utilizzando viti più lunghe di quelle consigliate.

 

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Passiamo adesso a osservare il corpo waterblock-pompa. Come possiamo vedere sul top è presente il logo Alphacool realizzato in una livrea argentata e poi la scritta EISBERG stampata di bianco.
Troviamo poi il connettore molex di alimentazione della pompa sleevato nero, le due connessioni di entrata uscita del liquido, che sono filettate G1/4” e dove sono presinstallati due raccordi a compressione dritti di misura 11/8, sui quali già sono innestati tubi in PVC. Sono presenti anche molle anti “strozzamento” del tubo.

 

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Troviamo poi un tappo con la scritta FILL attraverso il quale sarà possibile svuotare l’Eisberg 240 per sostituire il liquido e procedere alla manutenzione dell’impianto oppure per espandere l’impianto ad altri waterblock o radiatori. Nel caso in cui si voglia tornare alla situazione originaria, si dovrà semplicemente rimontare il kit e procedere al riempimento dal fill port. Guardando sul lato possiamo vedere attraverso la finestra in acrilico il gruppo pompa-reservoir inserito all’interno del corpo waterblock.  In questo esploso possiamo capire meglio lo schema costruttivo del gruppo waterblock-pompa-reservoir.

 

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La pompa utilizzata è sempre prodotta da Alphacool; in particolare è il modello DC-LT che ha un corpo in ceramica e secondo le specifiche ha una portata di 120 L/h e una prevalenza di 2.2metri, ad una velocità massima di 3600 RPM, con un consumo di 4,9 Watt a 12V.

La base di contatto del waterblock è in rame e presenta un adesivo protettivo che andrà ovviamente tolto al momento dell’installazione dell’Eisberg 240.

 

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Come possiamo vedere la base presenta una lappatura perfetta, segno di un’ottima lavorazione; sono ben visibili le 4 viti che uniscono il waterblock al gruppo pompa-reservoir. Una volta svitate, è possibile osservare Internamente il waterblock che presenta una struttura a microcanali ed utilizza un jetplate per massimizzare il flusso all’interno dei canali stessi, così come nei waterblock di fascia alta degli impianti a liquido custom.

 

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Ventole Alphacool CoolMove 2

 

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In bundle con l’Eisberg 240, Alphacool ha inserito due ventole proprietarie, le CoolMove 2 da 1300Rpm (la casa tedesca ha a listino anche un modello da 1800rpm). Le CoolMove sono caratterizzate da un frame nero e da pale blu trasparenti con un particolare disegno per massimizzare le prestazioni: Alphacool dichiara quasi 60 CFM a 1300 RPM a fronte di una rumorosità di 23 decibel.

 

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Hanno una connessione a 3 pin con sleeving nero di buona qualità.

 

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Montaggio e installazione

Ci sono ottime premesse dal punto di vista tecnico. Un radiatore tipico di impianti al iquido custom come l’Alphacool ST30, un waterblock che ha un’ottima base di contatto ed internamente ha un design che dovrebbe massimizzare lo scambio termico; infine una pompa che a discapito delle dimensioni offre prestazioni di tutto rispetto.
Andiamo quindi a montare il nostro Alphacool Eisberg 240 nella nostra configurazione di test e mettiamolo alla prova.
Prima di tutto installiamo il radiatore e le ventole sul nostro case; dopodiché andremo ad installare il waterblock, affidandoci al foglietto delle istruzioni.
Per prima cosa inseriamo la staffa (Intel o AMD) nella base del waterblock. E’ tutto molto semplice basta inserire ognuna delle due parti fino in fondo e si bloccheranno tra loro.

 

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Dopodiché andiamo a installare il meccanismo di ritenzione che sarà diverso a seconda del socket utilizzato. Nel nostro caso, per montare l’AIO su socket LGA 1150, andremo ad installare 4 piccoli thread di plastica (simili a quelli utilizzati dal meccanismo push-pin dei dissipatori stock Intel) nei 4 fori intorno al socket. Basta spingerli fino in fondo e sentiremo un “click” che ci avverte dell’inserimento andato a buon fine.

 

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Inseriamo poi i 4 distanziatori filettati all’interno di questi thread, avvitandoli fino a fine corsa.

 

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Adesso possiamo procedere a stendere un fine velo di pasta termica (o utilizzare la tecnica del “chicco di riso”) e installare il waterblock semplicemente facendo passare i fori delle staffe attraverso i distanziatori.  Una volta adagiato il waterblock alla CPU inseriamo i 4 washer di plastica forniti in dotazione, le molle e utilizziamo i cappucci filettati per serrare il tutto, come sempre procedendo “ad X” per ottimizzare la pressione sui tutti i lati, arrivando fino a fine corsa. Il sistema di ritenzione appare un po’ “fragile” rispetto agli altri che abbiamo utilizzato, ma riesce comunque a svolgere il suo lavoro e l’installazione non comporta particolari problemi.

 

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Una volta installato il nostro Alphacool Eisberg 240 con ci resta che collegarlo all’alimentatore utilizzando l’adattatore fornito in dotazione, che permette di far funzionare la pompa a 12v e a 7v riducendone sensibilmente le emissioni acustiche.

 

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Benissimo, non ci resta che testare il nostro Alphacool Eisberg 240.

 

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Sistema e metodologia di test

Metteremo alla prova il nuovo Alphacool Eisberg 240 e lo confronteremo con un impianto a liquido custom formato da componenti high-end e con lo Swiftech H220-X che abbiamo recensito in precedenza.
La prova sarà ovviamente ardua e difficilmente questo kit integrato potrà superare le prestazioni di un impianto custom il cui costo è pari al triplo dello stesso Eisberg 240; diciamo che il suo concorrente diretto è sicuramente più lo Swiftech H220-X anche se questo è venduto a circa 50 euro in più dell’AIO di Alphacool.

 

SISTEMA DI TEST

 

Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software CoreTemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress test con Prime95 in modalità “In-place large FFTs” (massimo stress e consumo), software noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è una Arctic Cooling MX-4 per l’impianto a liquido custom mentre pasta termica Alphacool XPX-1 per l’Eisberg 240.
Siamo quindi passati alla fase di test che si è articolata in due configurazioni e precisamente quella a Default con Turbo Boost a 3.9Ghz ed una in overclock con frequenza di 4,5 GHz.

Precisiamo che la CPU è stata scoperchiata ed è stata applicata della Collaboratory Liquid Pro tra DIE e IHS, e poi rimontato l’IHS.

 

Per quanto riguarda l’Alphacool Eisberg 240 sono stati utilizzati 2 differenti settings:

  • LOW RPM: ventole impostate manualmente a 800 RPM e pompa a 7v
  • HIGH RPM: ventole impostate manualmente a 1300 RPM e pompa a 12v

 

Per lo Swiftech H220-X sono stati utilizzati per la comparativa 2 settings:

  • LOW RPM : ventole impostate manualmente a 1200RPM e pompa a 7v
  • HIGH RPM: ventole impostate manualmente a 1800RPM e pompa a 12v

 

Infine, per l’impianto a liquido custom il test è stato effettuato con ventole a 1200RPM e pompa a 12v.

 


Risultati del test e Rumorosità

 

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Come si può vedere da entrambi i test l’Alphacool Eisberg 240 CPU si comporta egregiamente, facendo registrare risultati di poco inferiori allo Swiftech H220-X (che innegabilmente beneficia di un waterblock high-end e di una pompa più potente), ma considerando la differenza di prezzo tra i due, l’AIO tedesco resta sicuramente un’ottima scelta.
Da sottolineare comunque come le ventole Alphacool CoolMove2 lavorino molto bene, considerando che nei a parità di settings utilizzati (LOW e HIGH rpm) e riportati nel grafico lavorano a circa 400-500 RPM in meno rispetto alle ventole Swiftech Helix dell’ H220-X.
Peccato per la mancanza del controllo PWM che avrebbe permesso una regolazione automatica di pompa e ventole e in questo modo avremo meno possibilità di regolazione (a meno di non utilizzare un rheobus o un controller) potendo scegliere solo due step diversi per la pompa.

 

Rumorosità

L’Alphacool Eisberg 240 non ha sicuramente nelle emissioni acustiche della pompa un suo punto di forza. A 12V infatti la pompa è decisamente rumorosa e se intendiamo tenere le ventole sugli 800-1000 RPM per mantenere il sistema silenzioso, purtroppo quello che sentiremo sopra il resto sarà sicuramente la pompa.
Fortunatamente si può utilizzare l’adattatore 7V per ridurre gli RPM e, a fronte di un decremento prestazionale pressoché nullo, ne beneficiano non poco le emissioni acustiche, che risultano in questo modo davvero contenute.
Il nostro consiglio è quello di utilizzare la pompa a 7V e tenere le ventole sui 1000 RPM, avremo così un dissipatore che permetterà di toglierci belle soddisfazioni con l’overclock e mantenere un sistema decisamente fresco e silenzioso.
Anche le ventole Alphacool CoolMove 2 ci hanno piacevolmente sorpreso, restando praticamente inudibili fino ai 1100-1200 RPM a fronte di prestazioni tutto sommato buone. A 12V (e il nostro Aquaero registra 1400 RPM) iniziano a farsi distinguere rispetto al resto, ma restando comunque ampiamente sopportabili.

 


Conclusioni

 

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Prestazioni 4,5 stelle Risultati eccellenti, vicinissimo ad AIO più costosi e impianti custom.
Prezzo 5 stelle Solo 90euro. Considerando che quello venduto da CoolerMaster costa 140.
Design 4 stelle

Come tutti gli AIO con pompa integrata nel corpo waterblock. Forse troppo nero.

Bundle 4 stelle Inclusi cavi prolunghe e pasta termica oltre a delle ottime ventole. Peccato per la non inclusione delle nuove ventole Alphacool Susurro o delle Alphacool NB-eLoop.
Ventola 4 stelle

Prestazionalmente equilibrate, silenziose e molto carine. Non PWM.

Montaggio 4 stelle

Semplice ma meccanismo di ritenzione sembra un po’ spartano.

Complessivo 4,5 stelle

Probabilmente a 90euro è il miglior AIO sul mercato.

 

 

Ed eccoci giunti a scrivere le conclusioni su questo AIO della tedesca Alphacool. Non possiamo non ricordare le eccellenti valutazioni espresse da Matteo Trinca nella sua recensione su socket 2011 dell’Eisberg 240L Prestige di CoolerMaster, uguale in tutto e per tutto a questo (essendo il progetto originario proprio della casa tedesca).
Le prestazioni sono al TOP della categoria e si dimostra al vertice degli AIO, secondo solo allo Swiftech H220-X (che vanta un waterblock top di gamma, oltre a costare ben 150 euro contro i 90 dell’Eisberg Alphacool) e molto vicino ad un impianto al liquido custom per cui bisogna sborsare il triplo.
Considerando il valore FPI pari a 18, per chi volesse migliorare ulteriormente le prestazioni, consigliamo l’utilizzo di ventole più potenti in grado di generare una ancora più elevata pressione statica. Restando in casa Alphacool le nuove Susurro (http://www.alphacool.com/product_info.php/info/p1532_Alphacool-Susurro-Fan---120---Black---Blue-Edition---1700rpm---120x120x25mm--.html) oppure le più collaudate Alphacool NB-eLoop. Anzi, la ciliegina sulla torta da parte di Alphacool sarebbe stata proprio includere una di queste ventole lasciando così all’utente un più ampio margine nella scelta delle prestazioni, a fronte però di un aumento del prezzo complessivo del kit.
A livello di design, tecnicamente parlando, non possiamo che elogiare il lavoro svolto da Alphacool che ha saputo sfruttare le sue conoscenze nel settore del liquid-cooling e ha utilizzato componenti di altissimo livello come il radiatore (basti pensare che il radiatore è un Alphacool ST30, venduto a 50euro) la pompa e anche il waterblock (che sfrutta tecnologie tipiche del mondo del liquid cooling). Il kit è comunque ampliabile e customizzabile grazie all’utilizzo di connessioni standard G1/4” e a un pratico tappo che rende le operazioni di svuotamento dell’impianto di una semplicità estrema.
Per quanto riguarda il fattore estetico, se cercate in primis qualcosa di molto vistoso, colorato, con LED e fronzoli vari, vi conviene orientarvi su altro. Sull’Alphacool Eisberg 240 non ci sono fronzoli e il tutto appare molto elegante e sobrio, forse troppo. Ma grazie alle ventole si riesce a dare un tocco di colore al tutto.
A proposito delle ventole, quelle fornite da Alphacool ci hanno piacevolmente sorpreso sia per l’estetica ben riuscita e per il design ben studiato, sia perché prestazionalmente fanno la loro bella figura con delle emissioni acustiche decisamente contenute.
Peccato non si possa dire lo stesso per la pompa, decisamente rumorosa a 12V ma che, grazie all’adattatore fornito in bundle, è possibile far girare a 7V con un notevole decremento delle emissioni acustiche a fronte di un decadimento prestazionale pressoché nullo.
Il montaggio è semplice e grazie al manuale ben commentato e illustrato sarà immediato anche per i novizi, dobbiamo dire che il sistema di ritenzione inizialmente non ci ha dato impressione di grande solidità, ma una volta serrato ci ha convinto pienamente, come tutto il resto di questo Alphacool Eisberg 240.
Se il CM Eisberg 240L era stato promosso pienamente, cosa potremmo dire di un prodotto uguale, venduto a 90 euro anziché 140? Non possiamo che consigliarvelo vivamente se stato cercando un AIO customizzabile, elegante e senza fronzoli che offra eccellenti prestazioni.

 

Pro

  • Prestazioni eccellenti
  • Componentistica di alto livello
  • Ampliabile e customizzabile
  • Prezzo competitivo


Contro

  • Pompa rumorosa a 12V
  • Mancanza di controllo PWM


Si ringrazia Alphacool e Aquatuning.de per il sample.

Liberato De Vincenzo

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